Auto in doppia fila, anzi in tripla. Spazi vietati regolarmente occupati, per non dire di quelli dedicati ai disabili, quasi sempre costretti a rinunciare a quel poco che possono fare per consentire ai cosiddetti normali di “prendersi un caffè”, o “scusate, solo un minuto che faccio la spesa e poi la tolgo”. Insomma, caos, anarchia e conseguente invivibilità di una città sempre più vittima del proprio “invecchiamento” strutturale che porta, come ogni invecchiamento, a fregarsene di...