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  Ventitré milioni di euro per una campagna pubblicitaria sono tanti o pochi? Dipende, ovviamente: a partire dalla ‘qualità’ dei fondi, dove la differenza tra danaro pubblico e privato non è irrilevante, per finire ai fatturati che enti o aziende consegnano annualmente ai bilanci. I 23 milioni circa appena citati rappresentano la cifra che la Regione Campania ha previsto per un piano di comunicazione e promozione territoriale legato alla «sventura» della così detta Terra dei...

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  Ventitré milioni di euro per una campagna pubblicitaria sono tanti o pochi? Dipende, ovviamente: a partire dalla ‘qualità’ dei fondi, dove la differenza tra danaro pubblico e privato non è irrilevante, per finire ai fatturati che enti o aziende consegnano annualmente ai bilanci. I 23 milioni circa appena citati rappresentano la cifra che la Regione Campania ha previsto per un piano di comunicazione e promozione territoriale legato alla «sventura» della così detta Terra dei...

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Previsione azzeccata: il 5 novembre Cronache scrisse che l’Asl di Salerno (foto) nel proporre alla Regione Campania la non accreditabilità della cooperativa Ises di Eboli presso il Ssr, avrebbe emesso atti formali tali da garantire un ampio margine di successo -seppur temporaneo- una volta impugnati dinanzi al Tar dai destinatari dei provvedimenti stessi. Anzi, quegli atti (le delibere 1018 e 1019 del 28 ottobre 2014) si immaginava fossero stati preconfezionati per dare alla struttura l’ennesima scialuppa...

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Il Tar di Salerno dovrebbe decidere su un atto amministrativo potenzialmente falso. La data è il 27 novembre, quando ci sarà la camera di consiglio per la trattazione collegiale dell’istanza cautelare presentata dalla cooperativa Ises di Eboli. La domanda della nota struttura per l’assistenza ai portatori di handicap è volta ad ottenere la sospensione di alcune delibere dell’Asl: da quella che ha congelato le rimesse finanziarie a quella dello stop ai ‘ricoveri’ e, soprattutto, le...

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L’affare si ingrossa. Al punto da farsi sempre più labile il confine tra il sogno e la tragedia. Questa storia dell’Ises, per sua natura travalicante i confini locali, rischia di causare qualche noia seria anche a chi non ne è direttamente coinvolto: cioè, non solo a funzionari comunali e dell’Asl, tecnici, esponenti politici vari, sindaci ex e post, ispettori del lavoro, sindacalisti e addetti ai controlli dei diversi ‘palazzi’, etc.

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«Il Puc non c’entra, abbiamo ricevuto attacchi politici da una clinica privata concorrente, da un giornalista e da un blog. Anche il Dg Squillante, voleva chiudere l’Ises. Non abbiamo ceduto a ricatti e pressioni per salvare i 102 posti di lavoro». Sono parole di Martino Melchionda, già sindaco di Eboli, che seguono le frottole del suo vice, Cosimo Cicia, su analogo argomento. Più o meno. Parole che meritano una piccola esegesi, che non preceda, però, la...

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Le barzellette a volte possono avere un risvolto drammatico, oltre a quello comico. Come è nel caso della contorta storia del centro “Ises” di Eboli (Salerno) del quale Omissis si occupa da tempo grazie alla singolarità di una videnda che travalica i pur elastici confini del costume italico in tema di politica, burocrazia e giri di danaro. Inutile ripercorrere le tappe, i nostri storici cinque lettori sanno bene di cosa parliamo. La domanda di fondo...

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Questione di poche ore e si saprà se la clinica «abusiva» di Eboli, in provincia di Salerno, targata Pd e che per anni ha ricevuto fondi pubblici senza averne titolo, potrà continuare ad esercitare la nobile missione di cura e riabilitazione dei disabili. I nostri cinque lettori sanno di cosa parliamo, cioè del caso “Ises” (foto) il centro medico psico-pedagogico sorto qualche decennio fa ai piedi del centro storico e rimasto com’era -appunto- ai tempi in...