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Tra i cinque lettori di Cronache ci sarà qualcuno che abbia avuto a che fare con la pubblica amministrazione. Un’autorizzazione, un permesso, una certificazione obbligatoria, una commissione che deve valutare una domanda, un progetto, la planimetria di un’attività commerciale, un laboratorio, le autorizzazioni sanitarie, il timbro, il bollo, la firma. Insomma, qualcuno che sappia cosa sia l’infernale macchina burocratica, quanta vita succhi alle persone e quante risorse alle imprese, da qualche parte esisterà, come saprà...

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Tra i cinque lettori di Cronache ci sarà qualcuno che abbia avuto a che fare con la pubblica amministrazione. Un’autorizzazione, un permesso, una certificazione obbligatoria, una commissione che deve valutare una domanda, un progetto, la planimetria di un’attività commerciale, un laboratorio, le autorizzazioni sanitarie, il timbro, il bollo, la firma. Insomma, qualcuno che sappia cosa sia l’infernale macchina burocratica, quanta vita succhi alle persone e quante risorse alle imprese, da qualche parte esisterà, come saprà...

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Tra i cinque lettori di Cronache ci sarà qualcuno che abbia avuto a che fare con la pubblica amministrazione. Un’autorizzazione, un permesso, una certificazione obbligatoria, una commissione che deve valutare una domanda, un progetto, la planimetria di un’attività commerciale, un laboratorio, le autorizzazioni sanitarie, il timbro, il bollo, la firma. Insomma, qualcuno che sappia cosa sia l’infernale macchina burocratica, quanta vita succhi alle persone e quante risorse alle imprese, da qualche parte esisterà, come saprà...

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Quasi un secolo e mezzo di carcere. Precisamente, 142 anni e 7 mesi. Tanti ne sono stati inflitti dal tribunale di Torino ai 53 indagati (47 condanne e 6 assoluzioni) per gli scontri in Val di Susa dell’inizio estate 2011: meno dei 193 che avevano chiesto i pm per attivisti No Tav e antagonisti vari piovuti da ogni parte d’Italia a Chiomonte per bloccare la Torino-Lione ad alta velocità. L’Europa minacciava di revocare i finanziamenti...

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Quasi un secolo e mezzo di carcere. Precisamente, 142 anni e 7 mesi. Tanti ne sono stati inflitti dal tribunale di Torino ai 53 indagati (47 condanne e 6 assoluzioni) per gli scontri in Val di Susa dell’inizio estate 2011: meno dei 193 che avevano chiesto i pm per attivisti No Tav e antagonisti vari piovuti da ogni parte d’Italia a Chiomonte per bloccare la Torino-Lione ad alta velocità. L’Europa minacciava di revocare i finanziamenti...

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Quasi un secolo e mezzo di carcere. Precisamente, 142 anni e 7 mesi. Tanti ne sono stati inflitti dal tribunale di Torino ai 53 indagati (47 condanne e 6 assoluzioni) per gli scontri in Val di Susa dell’inizio estate 2011: meno dei 193 che avevano chiesto i pm per attivisti No Tav e antagonisti vari piovuti da ogni parte d’Italia a Chiomonte per bloccare la Torino-Lione ad alta velocità. L’Europa minacciava di revocare i finanziamenti...

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Vincenzo De Luca, ex sindaco di Salerno da poche ore, quando incaricò un dirigente comunale di coordinare il progetto per il termovalorizzatore non doveva inserire nell’atto deliberativo il termine «project manager», perché è figura sconosciuta all’ordinamento. Più corretto «coordinatore di progetto»: allora sì che non sarebbe accaduto nulla e la seconda città della Campania continuerebbe oggi a piangersi un sindaco che si ostina ad eleggere. 

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Vincenzo De Luca, ex sindaco di Salerno da poche ore, quando incaricò un dirigente comunale di coordinare il progetto per il termovalorizzatore non doveva inserire nell’atto deliberativo il termine «project manager», perché è figura sconosciuta all’ordinamento. Più corretto «coordinatore di progetto»: allora sì che non sarebbe accaduto nulla e la seconda città della Campania continuerebbe oggi a piangersi un sindaco che si ostina ad eleggere. 

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Vincenzo De Luca, ex sindaco di Salerno da poche ore, quando incaricò un dirigente comunale di coordinare il progetto per il termovalorizzatore non doveva inserire nell’atto deliberativo il termine «project manager», perché è figura sconosciuta all’ordinamento. Più corretto «coordinatore di progetto»: allora sì che non sarebbe accaduto nulla e la seconda città della Campania continuerebbe oggi a piangersi un sindaco che si ostina ad eleggere.