ARCHIVIODiego Singh debutta in Europa alla Galleria Annarumma

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NAPOLI- L’artista crea opere concettuali secondo la prospettiva del conflitto ed affronta tematiche come Modernismo, strumentalizzazione, linguaggio e stile. SubmariNe Uploading fa riferimento a “Lalangue“, la “Lingua Madre” che Lacan collocava al di fuori della grammatica e ai confini del linguaggio nella sua accezione storica.

In queste opere Lalangue quindi funziona come Astrazione, come la lallazione e gli scarabocchi di un bambino, o come una lingua universale ed essenziale che emerge come un’ombra, come un passato, che segna il quotidiano ma che tuttavia rimane sommersa. Questo tentativo di mettere sullo stesso piano  Lalangue e l’ Astrazione, di ‘Caricare’ (‘Upload’) ciò che non ha forma né può essere detto, immediatamente ci trasporta nel regno del linguaggio e dello stile che Singh destruttura fino ad arrivare al loro aspetto essenziale: scarabocchi, insegne al neon, materiali comuni (come nella serie Denim) o anche lingua che si libera dalla grammatica e dalla logica e diventa  “Captcha”. (Il captcha è un tipo di test fatto di domande e risposte usato in informatica per determinare se l’ utente sia una persona e non un computer).  Il linguaggio e il corpo come collegamento con la realtà, con il Presente, pervadono  l’ opera di Singh ; i suoi quadri formano una catena di segni che cercano una propria rivisitazione come sintomi, se intendiamo un sintomo, o lo stato attuale della pittura, come metafora di un presente decentrato e conflittuale.

Diego Singh è nato in Argentina  e vive a Miami. Ha conseguito un Master in Comunicazione Sociale alla Kennedy University di Buenos Aires e ha continuato la sua formazione sotto la guida di Graciela Maturo presso l’Ente Nazionale per l’Indagine Tecnologica e  Scientifica  (National Council for Technological and Scientific Investigation -CONICET-) su Studi di Ermeneutica e sul progetto di ricerca “Le Cronache del Rio de la Plata” (“The Chronicles of El Rio de la Plata”) dal 1999 al 2001. I suoi lavori sono stati esposti, fra gli altri, alla Tomio Koyama Gallery, Tokyo; Gavin Brown’s Enterprise, New York; The De la Cruz Collection, Miami;  The Moore Space, Miami, Fredric Snitzer Gallery, Miami; The Museum of Contemporary Art North Miami; Mendes Wood Gallery, San Paolo e alla McLemoi Gallery, Sydney. Le opere di Singh fanno parte di diverse collezioni, fra cui:  The De la Cruz Collection, Miami-Key Biscayne, The Chadha Art Collection, Paesi Bassi; John and Vicky Hughes, Londra; Museum of Contemporary Art North Miami;  the Drake Art Collection, Paesi Bassi; Carlos Marsano, Lima, eccetera. Nel 2009 Diego Singh ha fondato con Clayrton Deutsch TERRI AND DONNA, una galleria che ha esposto lavori di Blake Rayne, Georgia Sagri, Felix Larreta-Mitre, Jim Drain, e il collettivo curatoriale di  Esther Kim Varet e Tairone Bastien, tra gli altri.    1 Lacan, Jacques, Écrits, “The instance of the letter in the Unconscious”, Pp. 439. Edition W.W. Norton, New York- Londra, 2006

Diego Singh
“Submarine Uploading”
Dal 19 ottobre al 30 novembre

 

Peppe Rinaldi

Giornalista

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