ARCHIVIOCampania, stroncato giro di «schiavisti» di transessuali

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Trans_in_strada

NAPOLI- Venivano reclutati nelle favelas con la promessa di una vita migliore in Italia. L’organizzazione forniva loro biglietto aereo per raggiungere i paesi europei, poi Roma e una sistemazione. Il tutto senza nessun costo per i brasiliani. Una volta arrivati a destinazione pero’ la prospettiva di un lavoro in un centro estetico o in un night club svaniva ed erano costretti a prostituirsi.

 

Come compenso per l’avvenuto trasferimento in Italia ai trans venivano richiesti dai 12 ai 18mila euro. Infine le minacce: in caso di mancato pagamento ritorsioni ai familiari in Brasile. Poi controllo totale, niente telefonini, niente contatti con l’esterno al di la’ del ‘lavoro’. In alcune occasioni venivano reclutati anche brasiliani non operati che erano sottoposti a interventi chirurgici una volta arrivati nelle capitali europee. In questo caso la quota da saldare era maggiore. L’organizzazione, che si stima raggiungesse un giro d’affari pari a un milione di euro al mese, gestiva l’arrivo in Italia di decine di trans ogni mese e la prostituzione nella Capitale nelle zona dell’Eur-Fungo, di piazza dei Navigatori e del Mattatoio. A smantellare l’organizzazione sono stati i carabinieri del gruppo di Roma, diretti dal comandante Giuseppe La Gala, che hanno arrestato 28 persone, eseguito 30 perquisizioni e sequestrato 12 immobili tra Lazio, Campania, Umbria e Toscana.

L’ordinanza e’ stata emessa dal gip del Tribunale di Roma Adele Rando, su richiesta del pm Barbara Zuin, nell’ambito dell’indagine denominata ‘Fungo‘. In totale sono 48 gli indagati. Le accuse contestate sono associazione per delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani, al favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione maschile di tipo transessuale, nonche’ all’introduzione e alla permanenza nel territorio nazionale di transessuali da destinare alla prostituzione.

Redazione Eolopress

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