ARCHIVIOCamorra: fine della corsa anche per ‘pistuolo’, preso Di Caterino

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CASERTA– Il latitante Massimo Di Caterino, 40enne conosciuto come ‘pistuolo’, è stato scovato a Sant’Andrea del Pizzone a Francolise, in provincia di Caserta, all’interno di un’abitazione nella quale era stato ricavato un bunker nel box doccia, divenuto nascondiglio del boss. All’interno del covo è stata rinvenuta anche una pistola calibro 7.65 con due caricatori riforniti e 10mila euro in contanti.

 

Di Caterino era uno dei più fidati luogotenenti di Michele Zagaria, boss arrestato dalla polizia a Casapesenna il 7 dicembre 2011 dopo 16 anni di latitanza. Le indagini che hanno portato alla cattura di Di Caterino sono state condotte dagli agenti della Squadra Mobile di Caserta e sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Massimo Di Caterino, al momento della cattura era in compagnia della moglie. Fermato ed accompagnato in Questura a Caserta il proprietario dell’abitazione nella quale il latitante si nascondeva. All’interno del bunker, gli agenti  hanno anche rinvenuto disturbatori di frequenze per rilevare apparati di intercettazione e telecamere esterne per l’avvistamento delle forze dell’ordine.
Gli investigatori – che da diverse settimane avevano individuato il nascondiglio, uno dei tanti a disposizione del latitante – sono intervenuti all’interno dell’abitazione, munita di video camere esterne, pedinando la moglie, Marianna Zara, che, infatti, si trovava insieme a lui al momento dell’arresto. I poliziotti hanno trovato e sequestrato dispositivi per rilevare apparati di intercettazioni, una pistola calibro 7.65, munita di 2 caricatori con otto cartucce ciascuno, e 10 mila euro in contanti. Nell’operazione che ha portato al suo arresto hanno preso parte circa 18 agenti della sezione di Casal di Principe. Il proprietario dell’abitazione in cui aveva trovato rifugio il latitante, Massimiliano Iossa, di 41 anni, e’ stato poi arrestato con l’accusa di favoreggiamento.

Redazione Eolopress

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