NAPOLI- “Mario Cosentino, fratello di Nicola, e Luigi Cesaro offrivano posti di lavoro a persone indicate dal clan dei casalesi”. Lo sostiene il collaboratore di giustizia Francesco Della Corte, i cui verbali sono stati depositati nei giorni scorsi dal pm Antonello Ardituro all’udienza preliminare che si svolge davanti al gup Eduardo de Gregorio per l’inchiesta nota come “Il principe e la ballerina”.
In questa vicenda Nicola Cosentino, ex sottosegretario nel governo Berlusconi ed ex coordinatore del Pdl in Campania, è accusato di falso, riciclaggio e violazione della normativa bancaria. “Bidognetti Francesco – racconta il 25 maggio 2012 Francesco Della Corte – mi disse che già nel 1993 i fratelli Cosentino, e non solo l’onorevole Nicola, stavano a disposizione del clan dei casalesi. Più di recente, ovvero intorno agli anni 2004-2005, vi posso riferire che in occasione delle elezioni politiche, non so in quale competizione, anche Mario Cosentino faceva prendere posti nella Eco4 (società attiva nel settore dei rifiuti, ndr) a persone che indicava il clan. Io stesso feci prendere un posto di lavoro al cognato di Licari presso l’Eco4 rivolgendomi a Picone Vincenzo il quale intervenne su Mario Cosentino per farlo assumere”.
”Le posso riferire – aggiunge il collaboratore di giustizia – anche delle circostanze sull’onorevole Cesaro, ovvero l’attuale presidente della Provincia di Napoli. Ricordo che quando parlai con Picone per far assumere il cognato di Baldassarre Licari lo stesso mi disse che oltre alla possibilità di rivolgersi a Cosentino… vi era la possibilità di rivolgersi anche all’onorevole Cesaro per il tramite di una persona di Sant’Antimo… Nella circostanza Picone mi disse che anche l’onorevole Cesaro sarebbe stato disponibile all’assunzione. Io parlai anche con una persona di Sant’Antimo che mi confermò che in caso di necessità l’onorevole Cesaro sarebbe intervenuto personalmente per fare assumere il cognato di Licari Baldassarre perché i posti della Eco4 o Geo4 erano stati divisi tra Cosentino e Cesaro. In cambio delle assunzioni, sia Cosentino sia Cesaro avrebbero ricevuto i voti di tutti gli operai assunti e del relativi familiari”.
‘‘Ho appena appreso delle farneticanti dichiarazioni riportate dalle agenzie del collaboratore di giustizia Francesco Della Corte, rilasciate al pm Antonello Ardituro nell’ambito dell’inchiesta denominata ‘Il principe e la ballerina’. Ricordo che la mia posizione in tale inchiesta e’ stata ampiamente vagliata dai magistrati, che non riscontrando, come era ovvio, alcun elemento a mio carico, ne hanno disposto lo stralcio e l’archiviazione. Questo e’ un dato di fatto”. E’ quanto sottolinea in una nota il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro. ”Non capisco – prosegue Cesaro – come vengano diffuse accuse infamanti e, come detto, farneticanti nei miei confronti, in un’inchiesta che gia’ in fase preliminare ha dichiarato la mia assoluta estraneita’ a qualunque fatto criminoso. Mi chiedo se tutto cio’ abbia una logica e se non possano prefigurarsi ipotesi persecutorie nei miei confronti, ovviamente non da parte dei magistrati che nei miei confronti hanno avuto sempre la massima correttezza”. ”E’ tutto chiaramente falso ed assolutamente non riscontrabile – continua il presidente della Provincia di Napoli – e se si analizzano le stesse dichiarazioni del pentito si parla sempre di fatti per sentito dire, con notizie riportate da terze o addirittura da quarte persone. In ogni caso, come sempre, sono immediatamente a disposizione degli inquirenti qualora ritenessero opportuni miei ulteriori chiarimenti. La mia fiducia nella magistratura e’ assoluta, ma chiaramente la mia serenita’ e’ messa a dura prova se vengono diffuse dichiarazioni infamanti che mi riguardano, gia’ ritenute inattendibili dai magistrati. E’ ovvio comunque che mi riservo di esercitare ogni azione a tutela della mia immagine e della mia onorabilita”’