ARCHIVIOIn Campania muoiono 7 persone al giorno per malattie al fegato

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Provette

NAPOLI- Numeri allarmanti per la Campania in fatto di malattie epatiche. La Regione e’ ai primi posti in Italia e in Europa per mortalita’ legata a malattie del fegato e per numero di casi di epatite C. Sette campani al giorno muoiono per cirrosi e tumore del fegato, malattie legate in oltre la meta’ dei casi a infezione cronica da virus dell’epatite C.

 

Una situazione che spesso e’ ancora sommersa, se si considera che secondo le stime oltre 200 mila campani convivono con l’epatite C, ma almeno la meta’ non sa di avere contratto il virus. Per questo motivo, gli esperti delle due universita’ di Napoli, Federico II e Seconda universita’ degli Studi, hanno scelto lo slogan ‘A Napoli ci vuole fegato’ per invitare tutti i cittadini a partecipare sabato alla giornata di informazione in piazza Dante sulla salute del fegato, dalle 10 alle 19.

“Prevenzione, diagnosi e tempestivita’ dei trattamenti – commenta in una nota Nicola Caporaso, docente di gastroenterologia all’universita’ Federico II – sono gli obiettivi che ci poniamo per combattere le malattie epatiche. L’attuale standard terapeutico per il trattamento dell’epatite C, basato sulla combinazione di interferone peghilato e rivabirina, permette di raggiungere una completa guarigione nel 50-80% dei pazienti a seconda dei genotipi virali. L’epatite C ha un peso e un costo sociale notevoli, che non possono passare inosservati. Liberare il paziente dal virus significa migliorare la sua qualita’ di vita e sconfiggere la malattia anche dal punto di vista psicologico ed emotivo”.

Per Giovanni Battista Gaeta, docente di clinica malattie infettive alla Seconda universita’ di Napoli, “purtroppo molte persone non sanno di avere l’epatite C perche’ la malattia non provoca sintomi evidenti per molti anni e puo’ essere scoperta solo praticando esami specifici. L’informazione e’ fondamentale per riconoscere i primi campanelli d’allarme. Uno dei primi segnali da tenere sotto controllo e’ il livello di transaminasi nel sangue: se questo livello e’ alterato si procede ad analisi piu’ approfondite per rilevare la presenza del virus. Se si interviene tempestivamente, con la terapia standard che abbiamo a disposizione oggi, e’ possibile in molti casi guarire dall’epatite C, eliminando per sempre il virus”.

Redazione Eolopress

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