ARCHIVIOCamorra: fermate 4 persone, coinvolto Renato Santese

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CAVA DE’ TIRRENI (SA)- Quattro persone sono state fermate dai carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore (Salerno) con l’accusa di usura ed estorsione, aggravati dal metodo mafioso. Le vittime sarebbero commercianti cavesi.

L’operazione dei carabinieri coordinati dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Salerno avrebbe messo in luce “l’aggressiva incisivita’ delittuosa di un elemento storico ritenuto gravitante nell’ambito del clan Bisogno, legatosi a noto imprenditore edile ed alberghiero di Battipaglia entrambi colpiti dal provvedimento di fermo”. Gli altri due fermati sono il figlio del pregiudicato di Cava de Tirreni e un collaboratore dell’imprenditore.

SanteseRenatoSono un 51 enne di Cava de’ Tirreni, Dante Zullo, gia’ condannato per associazione mafiosa; il figlio 31 enne Vincenzo, gia’ sottoposto a misura di prevenzione e sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno; Michele Prisco, 51 anni di Palma Campania (Napoli), incensurato; e Renato Santese (nella foto), imprenditore di 47 anni originario di Battipaglia (Salerno) le quattro persone fermate con l’accusa di usura ed estorsione, aggravati dal metodo mafioso.
Santese, in particolare, oltre ad essere un noto imprenditore con interessi nel ramo alberghiero e nell’edilizia, e’ anche il segretario provinciale del Pid (Popolari per l’Italia domani), il partito che fa capo all’ex ministro dell’Agricoltura Saverio Romano proprio ieri assolto dall’accusa di concorso in associazione mafiosa.

Redazione Eolopress

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