DemosEstate, impegnare i figli è un salasso: come combattere la “noia” dei bimbi

https://www.eolopress.it/index/wp-content/uploads/2019/06/noia-nella-coppia-nei-bambini-cosa-fare.jpg

L’estate è cominciata: la stagione più bella e attesa dai bambini, che riposti zaini e quaderni possono finalmente godersi giorni di libertà. Ma per le mamme è l’ inizio di un “incubo”. 
Scherzi a parte in questo periodo le mamme vengono sottoposte a maggiore stress, combattute se sentirsi più sollevate dalla fine dell’anno scolastico o più disperate per come gestire i figli nel periodo estivo. Con la chiusura delle scuole e, prossimamente anche degli asilo, mesi faticosi e impegnativi si prospettano all’orizzonte, con mamme sempre più indaffarate a colmare i vuoti temporanei dei propri figli trasformandosi in alcuni casi in vere eroine, se trattasi di lavoratrici, per cui l’estate rappresenta una vera e propria sfida. 

I mesi estivi sono quelli in cui le mamme devono riempire di giochi e di attività interessanti le giornate dei propri figli e se a ciò si aggiunge il lavoro e le inevitabili spese aggiuntive da sostenere, è un miracolo se si giunge incolumi a settembre. Le mamme italiane sono le più “sfortunate” d’Europa, come riporta un sondaggio di Groupon, con una media di 10 settimane di vacanza dei propri figli, seguite dalla Spagna con 9 settimane e dalla Francia con 8 settimane. Più breve il periodo di vacanza per le mamme tedesche e le mamme inglesi, con rispettivamente “solo” 6 settimane da gestire.

Ma il vero incubo delle mamme è combattere la “noia” dei bambini, quella sensazione di assoluta assenza di attività e di completo ozio sconosciuta ai pargoli e per questo lamentata ad ogni ora del giorno. Non sempre i piccoli si accontentano di ciò che hanno: il 34% dei bambini italiani dice di annoiarsi dalle 2 alle 10 volte al giorno, diventando un vero incubo per le mamme che, di contro, devono ingegnarsi per trovare loro attività da svolgere. E per trovare una media di 144 idee diverse in un’estate, ce ne vuole di fantasia. Va molto meglio invece alle mamme tedesche che ne devono trovare soltanto 62.

Oltre allo sforzo intellettivo per impegnare i figli durante la giornata, bisogna anche riuscire a fronteggiare le spese extra, come le attività di intrattenimento (ludoteche, centri commerciali, parchi gioco, colonie marine, corsi estivi),  a cui si aggiungono le “spese domestiche” come cibo e corrente elettrica (per l’utilizzo massivo di tv e pc). Nell’indagine condotta da Groupon una famiglia italiana spende in media oltre 400 euro (al mese) in più. E per molte famiglie, soprattutto per quelle più numerose, diventa un vero salasso: fortunati coloro che possono godere di nonni in buona salute, preferibilmente residenti in campagna, tanto da offrire più spunti ai bambini “annoiati”.


LA “NOIA”
L’ora X in cui le mamme devono dare il meglio per trovare qualcosa da fare ai bambini è dopo pranzo: dalle 14,23 in poi si salvi chi può. Il 45% dei bambini italiani nel pomeriggio, dalle 14 alle 18, si annoia e non sa cosa fare,. Sono il 25% coloro che invece si annoiano di mattina (dalle 8 alle 12). La situazione purtroppo non cambia nel weekend, dove i figli spostano solo di mezz’ora (14,53) l’ora in cui iniziano a sentirsi annoiati. C’è poi un 2% di bambini che si sente annoiato già alle 6 di mattina: le rispettive mamme non possono che avere la stima e comprensione di tutti.
Ma stando a quanto gli stessi psicologi e di esperti di sviluppo infantile ripetono a genitori troppo apprensivi e ansiosi, i bambini hanno bisogno del loro tempo libero ed è sbagliato pianificare loro le giornate come se fossero adulti. Un po’ di noia non può far loro che bene. I figli vanno lasciati liberi, anche di viaggiare con la fantasia ascoltando della buona musica, altrimenti potrebbero non scoprire cosa gli interessa veramente. Tesi argomentata già nel 1993 da Adam Phillips, psicanalista,nel suo libro ‘Sul bacio, il solletico e la noia’. L’autore sottolinea come la “capacità di annoiarsi permette al bambino di crescere”, perché la noia dà la possibilità di contemplare la vita. 

La sfida più impegnativa è per le mamme lavoratrici, impegnate a mantenere gli equilibri domestici e al tempo stesso essere efficienti sul lavoro. La maggior parte delle donne italiane deve lavorare anche nei mesi estivi e trovare come intrattenere i bambini, per alcune è un vero rompicapo.  Quasi il 50% trova assolutamente stressante trovare il giusto equilibrio tra il lavoro e la gestione dei figli in vacanza. La maggioranza (il 57%) trova siano molto costosi i centri estivi o le strutture che d’estate si prendono cura dei bambini: dalle 200 alle 400 euro (dai 15 ai 30 gg.) a bambino per colonie marine che offrono giornate al mare e sport di spiaggia; dai 10 ai 25 euro per la partecipazione a laboratori didattici o visite guidate. Come oasi nel deserto nel Salernitano sopravvivono ancora alcune realtà oratoriane che durante il periodo estivo organizzano per i piccoli attività ludico- ricreative a costo zero, momenti di socializzazione perlopiù proposti da parrocchie e organizzazioni di volontariato come quelle che un tempo scandivano i pomeriggi estivi dei nostri padri.
Di certo la miglior soluzione (e lo afferma per Groupon il 51% dei genitori) è avere la possibilità di fare affidamento sui nonni o parenti; ma sono la maggioranza (il 57%) coloro che, considerando il costo delle scuole estive molto alto, risparmiano con l’intrattenere il figlio in attività alternative da fare in estate.

Ecco la classifica delle attività proposte più spesso dai genitori:
I giochi all’aperto (con il 45% dei voti) sono al primo posto, seguiti dai tentativi di fargli leggere un libro (33%) e di fare un giro in bicicletta (29%). Ci sono poi quelli (16%) che cercano di unire l’utile al dilettevole proponendo ai figli di pulire casa per passare il tempo.
E’ educativo cominciare fin da piccoli ad aver cura delle proprie cose e rassettare la cameretta è una delle prime regole che un bambino dovrebbe acquisire, ma spesso aiutare nelle pulizie domestiche non è però l’attività preferita dai bambini: il 26% infatti odia quando i genitori chiedono di aiutare a sistemare casa. Eppure sfruttando la loro voglia di essere “adulti” si possono ottenere grandi risultati, spesso inaspettati.
Dai sondaggi risulta che il 40% dei bambini sogna di diventare uno chef, aiutando la mamma ai fornelli preparando piatti per la famiglia. Seguono al secondo posto i piccoli ingegneri informatici e gli “youtuber”, che ogni volta che vedono mamma o papà davanti al computer sono attratti da mouse e tastiera. Al terzo posto ci sono coloro che sentono di avere il pollice verde e vuole assolutamente aiutare la mamma mentre si dedica al giardinaggio.
Nell’indagine condotta da Groupon c’è spazio anche per le mamme, a cui è stato chiesto di scegliere un regalo per l’estate e pare che il 14% non abbia avuto dubbi: “un po’ di tempo per sé stessa”.
Seguono coloro a cui, invece, basterebbe qualche giorno in più di vacanza. Ma sono in maggioranza quelle che, rispondendo al cuore di mamma, vorrebbero più tempo da passare con i propri figli… nonostante sia difficile intrattenerli.

 

Emanuela Carrafiello

Giornalista

Leave a Reply