Nelle regioni dove è maggiore la presenza di asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia, il tasso di occupazione femminile supera il 60%, parallelamente le regioni con meno occupate coincidono con quelle dove i servizi per la prima infanzia sono meno sviluppati. La Campania detiene oggi la maglia nera collocandosi all’ultimo posto della classifica.
L’offerta di posti nei servizi di prima infanzia, considerando sia gli asili che i servizi integrativi, in Campania è pari al 8%. Il dato si riferisce ai numeri di posti per 100 bambini residenti tra 0 e 2 anni.
Il tasso di occupazione femminile (25-34 anni) raggiunge appena il 31%.
Secondo i dati raccolti da ‘Open Polis’ e ‘Con I Bambini’, nell’ambito della presentazione del secondo rapporto nazionale sulla “Povertà educativa minorile”, in Italia esiste una profonda disparità tra le diverse regioni: si va, infatti, dal 45% della Valle d’Aosta al 8% della Campania.
Sebbene l’indagine delinei un quadro squilibrato tra Nord e Sud della penisola, bisogna considerare che nella stessa regione Campania esistono però delle differenze: la città di Salerno ad esempio raggiunge livelli da Nord Italia.
