“Non solo una mostra ma un vero e proprio Museo in viaggio” ha affermato Giuseppe Brunasso, medico, appassionato e studioso di icone russe dal 1991, presentando la mostra inaugurata ieri presso la sala Mangrella nel complesso monumentale di San Francesco e che resterà esposta al pubblico fino al 9 Dicembre.
Sono settanta le icone esposte, piccole opere, di grande religiosità, come ha ben spiegato Brunasso (nella foto): “La caratteristica delle icone è la sacralità, esse non si dipingevano ma si scrivevano e venivano realizzate da monaci che avevano l’obbligo di rispettare canoni prestabiliti, come ad esempio aver digiunato per 30 giorni, il mancato rispetto di questi canoni imposti dalla Chiesa comportava l’esilio”. Brunasso poi aggiunge con rammarico:“quest’ arte è poco conosciuta nel sud Italia nonostante la fervente religiosità e il persistere di forti tradizioni popolari”.
“Un evento unico e raro per promuovere la conoscenza di nuove culture, per tanto l’idea di una lotteria che avrà come premio proprio un’icona russa ” ha sottolineato Gabriella Gallevi presidente del Rotary Club Eboli che ha promosso ed organizzato l’esposizione artistica con il Consolato Onorario della Federazione Russa e il patrocinio del Comune di Eboli.
Una mostra gratuita che avvicina l’ arte e la cultura alla solidarietà attraverso la collaborazione con l’associazione Roberto Cuomo onlus. Durante la permanenza della mostra sarà possibile infatti partecipare alla raccolta fondi per sostenere la ricerca sulla poliomelite e il progetto “Dino pulmino amico” ausilio importante per il trasporto delle famiglie dei bambini affetti da patologie oncologiche.
Ad arricchire il cartellone diversi eventi musicali ed artistici che allieteranno il pubblico fino al prossimo 9 dicembre, ospitatati nella sala della chiesa di San Lorenzo, nel centro storico.“Ancora una volta un lavoro sinergico tra istituzioni e associazioni- ha sottolineato il sindacoMassimo Cariello – a dimostrazione di come la città di Eboli risponda sempre in modo positivo alle varie forme di iniziative culturali e di soprattutto di solidarietà”.
* foto di Mario Volpe
PROGRAMMA