Chiedono a gran voce un consiglio comunale intercomunale per fare luce sul futuro degli operai di Cooper Standard di Oliveto Citra e Battipaglia, ad alzare la voce sono i sindacati, in prima fila la Cisal provinciale con Gigi Vicinanza.
Alla luce delle ultime vicende che hanno portato ad attivare le procedure di licenziamento per i 95 dipendenti della fabbrica di Oliveto Citra, Vicinanza auspica un confronto tra tutti i soggetti coinvolti e aggiunge: “condivido le parole del sindaco Mino Pignata, ma questo non può essere un problema che deve interessare solo la comunità di Oliveto Citra. A Battipaglia ci sono altri 90 lavoratori il cui futuro è incerto e dunque sarebbe auspicabile un consiglio intercomunale tra le due Amministrazioni per concordare, insieme ai sindacati, una strategia che possa portare a sensibilizzare i vertici dell’azienda e scongiurare il pericolo dei licenziamenti”.
La Cooper Standard Automotive Italy Service, che produce guarnizioni in gomma per l’industria automobilistica e per i veicoli commerciali del gruppo Fca, nata nel 2017 dalle costole del colosso Usa per rilevare quel che restava della “Sud Gomma” (storica azienda di Oliveto Citra) dallo scorso 31 ottobre ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per cessazione di attività. A casa 95 addetti. Mancano le commesse ed «è antieconomico il mantenimento in essere del sito di Oliveto», da qui le procedure di messa in mobilità.
L’intesa tra i due Comuni servirebbe, secondo Vicinanza, a sensibilizzare i piani alti della politica come Regione Campania e Governo Conte: “Ribadisco il concetto già espresso qualche settimana fa: schierarsi quando la situazione è irreversibile non serve a nulla. Sulla Cooper Standard forse si è aspettato troppo, ma ora è inutile rinvangare il passato. Vorrei che la sindaca, sensibile al tema del lavoro, si mobiliti per dare solidarietà a questi operai che portano in alto il nome di Battipaglia all’interno dell’industria automobilistica. Sul fronte sindacale, invece, non abbasserò la guardia per evitare che la produzione della Piana del Sele diminuisca”.