Giunge alla 36^ edizione la sagra del fagiolo di Controne, uno dei prodotti d’eccellenza dell’area cilentana, oggi presidio slow food.
L’evento che si svolgerà nei giorni 24 e 25 novembre 2018, si articolerà lungo le strade e i vicoli del centro antico dove sarà possibile degustare piatti a base di fagioli. La tradizione di coltivare fagioli a Controne si tramanda da centinaia di anni e le tipologie messe a dimora dai contadini del luogo sono ancora oggi variegate: c’è il fauciariello (di colore terreo e con piccole striature, la cui forma ricorda la falce), il lardariello, il suscella e il minichella tutti di colore terreo-bruno e leggermente picchiettati.
Ma la tipologia che ha reso Controne famosa e che si è ottimamente adattata nei secoli a questo areale è l’ecotipo bianco: un fagiolo piccolo dai semi bianchissimi, di forma tondeggiante e leggermente ovoidale, senza macchie né occhi. I baccelli che li contengono sono anch’essi di colore bianco-crema. È un fagiolo tardivo, si semina tra la prima e la seconda decade di luglio e si deve aspettare novembre per la raccolta, quando tutto il paese si riunisce per la tradizionale sagra, dove si possono assaggiare anche i piatti tipici della zona preparati con il bianco di Controne e conditi con olio extra vergine di oliva ottenuto da coltivazioni autoctone come la Rotondella e la Carpellese. L’eccellenza gastronomica di questo fagiolo è nota anche nel resto della regione, così come sono molto apprezzate la scarsa tendenza a spaccarsi durante la cottura e i tempi di cottura nettamente inferiori a quelli di un fagiolo comune. Lo si può gustare al tozzetto (una fresella condita con olio extravergine e fagioli lessi) oppure con la scarola, nella pasta e fagioli, o ancora a condimento delle làgane (una pasta fresca fatta in casa).
Federico Mazza
Esploratore gastronomico