Nel mese di agosto 2018 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un avanzo di 1.300 milioni, in miglioramento di circa 2.400 milioni rispetto al corrispondente mese dello scorso anno, quando si era registrato un fabbisogno di 1.111 milioni. Nei primi otto mesi dell’anno in corso il fabbisogno del settore statale si è attestato sui 29.500 milioni, con una flessione di 11.760 milioni rispetto a quello registrato nel periodo gennaio-agosto 2017.
Lo riferisce il ministero dell’Economia e delle Finanze. “Per agevolare il confronto con il risultato del mese di agosto 2017 – si legge nella nota di commento – si evidenzia che lo scorso anno furono erogati circa 3.900 milioni per la sottoscrizione dell’aumento di capitale di Monte dei Paschi di Siena ed era stata incassata la prima rata della definizione agevolata delle cartelle fiscali. Nel mese di agosto dell’anno in corso è stata incassata la quarta rata della cosiddetta ‘prima rottamazione’, nonché la prima rata della cosiddetta ‘rottamazione bis’, che ha esteso la possibilità di usufruire dei vantaggi della definizione agevolata anche ai debiti affidati in riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017”.
“Sempre sul fronte delle entrate fiscali – continua la nota – il gettito dell’F24 è risultato in moderato aumento rispetto a quello registrato nel corrispondente mese del 2017, nonostante gli effetti di riduzione sul mese di agosto conseguenti al posticipo dei versamenti rateali delle imposte in autoliquidazione per i titolari di partita IVA, stimati in circa 1.700 milioni, che saranno riassorbiti nei mesi da settembre a novembre. Sul fronte della spesa, al netto della citata operazione di ricapitalizzazione di MPS effettuata ad agosto 2017, si evidenzia una riduzione complessiva di circa 400 milioni, anche a causa di una diversa calendarizzazione di alcuni pagamenti delle Amministrazioni centrali rispetto al corrispondente mese del 2017. Nei primi otto mesi dell’anno in corso il fabbisogno del settore statale, al netto delle operazioni legate alla tutela del settore creditizio che nel 2017 avevano pesato sul saldo per 8.900 milioni, ha evidenziato una riduzione di circa 2.900 milioni”.