EBOLI- “Spira vento di Centro a Salerno, vento che porterà te alla Provincia”, così l’onorevole Lorenzo Cesa ha esordito ieri sera ad Eboli per appoggiare la candidatura nel collegio ebolitano per l’Unione di Centro di Pierino Infante. Sul palco dell’auditorium di San Bartolomeo il segretario nazionale dell’UdC è giunto alle ore 20 e, sebbene portasse un leggero ritardo nella tabella di marcia (giustificato dal fitto calendario di appuntamenti elettorali), ha da subito sciolto il ghiaccio con una ripetuta standing ovation per i due candidati al suo fianco Pierino Infante per il Consiglio provinciale e Luigi Nocera, candidato al Parlamento Europeo.
Gremito l’auditorium di San Bartolomeo, in sala simpatizzanti, tanti curiosi ed un animato gruppo di giovani sostenitori. Con in dosso cappellini e t-shirt per tutto il tempo hanno distribuito materiale informativo, coinvolgendo amici e parenti. Non sono mancati gli esponenti politici ed i rappresentanti istituzionali, come l’onorevole Ciro Alfano (deputato Udc), il capogruppo Udc in consiglio regionale, Salvatore Arena, l’ex senatore dell’Unione di Centro Francesco Salzano, il candidato Udc per il collegio 3 degli Alburni, Mario Pepe (sindaco di Postiglione), il candidato per il collegio 11 di Capaccio, Mario Maino, accompagnato dal segretario dell’Udc di Capaccio, Franco Torlo, il membro del coordinamento provinciale, Giuseppe Conforti, e e la direzione ebolitana dell’Udc (con il segretario Felice Vocca, il presidente Pietro Pallante e i consiglieri comunali Vincenzo Clemente, Giuseppe Bisogno e Paolo Polito).
Il tutto si è svolto in un’atmosfera conviviale, quasi da salotto, dove programmi ed obiettivi sono stati sviscerati dai convenuti. Salutati da Stefano Gallotta, giornalista del quotidiano “Cronache del Mezzogiorno”, i presenti hanno preso a turno la parola. Ad aprire le danze il padrone di casa Pierino Infante che ha da subito posto l’attenzione sul valore dell’alleanza a Salerno ed in Campania tra UdC e PdL: “l’obiettivo? E’ il ribaltamento della fallimentare esperienza del centro sinistra in questa regione”. Poi aggiunge: “il nostro partito svolge a livello nazionale una opposizione misurata, non preconcetta, tesa soprattutto agli interessi del ceto medio, dei giovani, delle famiglie. Un equilibrio ed una moderazione che l’UdC assume anche a livello locale con scelte e programmi condivisi. La politica non è imposizione delle proprie idee o rigetto di tutto ciò che viene proposto”. Infante incalza: “C’è bisogno di tornare alla grande tradizione politica, ai valori popolari e liberali democratici e cattolici che hanno reso l’Italia libera e moderna e realizzato l’Unione Europea. Il nostro è, dunque, un ruolo determinate, insostituibile”. Il candidato al seggio di palazzo Sant’Agostino si sofferma poi sulle criticità e le opportune strategie per recuperare il ruolo della Provincia: “Innanzitutto efficacia ed efficienza amministrativa; controllo rigoroso della spesa e completa utilizzazione dei fondi disponibili”. Ma è sull’edilizia scolastica, sui controlli di staticità ed agibilità, sull’abbattimento delle barriere architettoniche, nonché sul completamento del liceo scientifico ed una nuova sede per il liceo artistico di Eboli, che Pierino Infante ha posto l’accento. E tra le priorità anche il potenziamento dei trasporti, compreso quello urbano che “si potrebbe rifare a quello pubblico scolastico, ovvero esteso all’intera giornata seguendo i circuiti scolastici”. Toccando temi come la salvaguardia dell’ambiente, la viabilità con la sistemazione di tutte le strade provinciali, con priorità a quelle di collegamento con il mare, il candidato Infante si è soffermato sui beni culturali: “d’intesa con il Ministero, si potrebbe rinegoziare la destinazione del castello normanno, oggi carcere per tossicodipendenti, nonché chiedere il completamento degli scavi effettuati sul territorio, compresi quelli di San Vito al Sele”.
“Una Provincia assente”, quella descritta da Luigi Nocera (nella foto con Lorenzo Cesa), che ha poi preso la parola, “carenti sono le opere infrastrutturali, un esempio tra tutti l’aeroporto, mai effettivamente inaugurato. Poi c’è la sanità, una spina nel fianco per questa provincia e non solo, un settore in cui non esistono ad oggi reali politiche d’intervento”.
Ed è sulla concretezza delle azioni che il segretario nazionale Lorenzo Cesa si è soffermato nella sua arringa conclusiva “qui al Sud è sempre così complicato fare le cose. Sono quindici anni che si parla di Mezzogiorno, e i risultati? Bisogna fare scelta coraggiose, e noi l’abbiamo fatto mantenendo il nostro simbolo, la nostra bandiera per difendere i valori della famiglia, della vita, dell’identità cristiana. Oggi più che mai abbiamo bisogno di serietà, di fatti, servono persone concrete come il nostro candidato Infante”.
Foto di Francesco Cuomo_ eolopress