E’ Antonio Costantino, 53 anni di Battipaglia, il nuovo presidente di Confagricoltura Salerno, chiamato a guidare un comparto complesso ma la tempo stesso molto dinamico in un territorio, come la provincia di Salerno, in cui l’agricoltura detiene ancora lo scettro dell’economia locale.
Il neo presidente Costantino (a dx nella foto) è anche presidente del consiglio di amministrazione della Organizzazione di produttori “Consorzio Jonico Ortofrutticoltori” con sede a Eboli. Il consorzio associa oltre 200 produttori agricoli con oltre 1.000 ettari investiti a fragole, nettarine, kiwi, uva da tavola, albicocche, clementine localizzati in aree vocate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata e Calabria.
Grandi, dunque, le potenzialità ma ancora molte le criticità del comparto nella piana del Sele e per Carmine Libretto direttore di Confagricoltura (a sx nella foto) “è il momento del cambiamento”.
Ai microfoni di Radio Alfa, ha sottolineato “gli sforzi degli imprenditori nell’innovazione tecnologica. Sperimentazioni queste che vale la pena seguire con attenzione, per promuovere queste produzioni agricole d’eccellenza anche sul mercato internazionale”.
“Il ruolo di Costantino è determinante- spiega Libretto- in quanto dovrà gestire una delle province agricole più importanti della regione. L’area del Salernitano è quella che spinge maggiormente il pil economico agricolo della Campania, ed è rinomata non solo per le produzioni orticole, ma come testimoniato dallo stesso Costantino da una tradizione frutticola d’eccellenza, oggi fiore all’occhiello della piana del Sele.
Poi Libretto aggiunge: “I Psr offrono un ottimo impulso alle nostre aziende, favorendo un travaso di risorse importante. Ma nonostante ciò- chiosa- manca la figura di un interlocutore politico, manca l’assessore all’agricoltura. Confagricoltura fa un appello al Governatore De Luca: “sarebbe un passo avanti enorme, avendo la necessità di avere una rappresentanza, un responsabile, un interlocutore”.
Altra nota dolente è la “poca valorizzazione dei prodotti a marchio”, Libretto si sofferma sull’argomento: “ I nostri marchi meritano più attenzione, soprattutto perchè molto richiesti all’estero. Vanno maggiormente promossi, nonché tutelati”. Sul futuro dell’agricoltura salernitana Libretto conclude: “assistiamo ad una vera trasformazione del mondo agricolo con l’uso delle nuove tecnologie, in provincia di Salerno si sono registrati notevoli passi in avanti”. Basti pensare che su circa 10 mila ettari coltivati ad ortaggi, gli impianti serricoli realizzati finora ne coprono il 70%, con previsioni di crescita di almeno il 15%.