AGORA'OmissisDe Magistris preso a pernacchie dai rom

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Quando a guidare una città c’è un «rivoluzionario» con casa nel quartiere (cosiddetto) bene e una maggioranza zeppa di centri sociali e altermondisti con il portafoglio altrui, il minimo che possa accadere è farsi prendere a sputi in faccia dai rom: e proprio nel momento in cui tendi loro l’ennesima mano. Vedi il caso dell’auditorium “Fabrizio De André” a Scampia: da mesi è occupato da 49 persone, zingari, che dopo l’incendio del vicino campo-discarica di fine agosto, entro il 31 dicembre avrebbero dovuto liberarlo.

Inutile dire che sono ancora là, decisi a non smobilitare. Il comune guidato da De Magistris trova l’idea geniale: 5mila euro a nucleo familiare, un modo come un altro per favorire una specie di avviamento alla normalità, rimettersi in carreggiata con il fitto di un alloggio e, di conseguenza, iniziare un percorso di inserimento con tutto ciò che significa. Risultato? Una bella pernacchia, moltiplicata per 49: «Con 5mila euro non faccio nulla, mi devono dare un lavoro e trovarmi una sistemazione: solo così potremo accettarli» ripetono all’unisono le famiglie. Ovviamente, chi reputa insopportabile sia l’occupazione che la generosa elargizione sconosciuta a chi, pur avendo analoghi problemi, rom non è, finisce nel catalogo del razzismo contemporaneo. Sta di fatto che la situazione s’è incagliata, proprio come era stato largamente previsto.

«Ancora una volta De Magistris finisce per finanziare abusi e abusivi, favorendo chi non rispetta la legge rispetto agli altri cittadini» -ha detto Mara Carfagna, deputato e consigliere a Napoli di Fi – «Questo errore è solo l’ultimo di una lunghissima serie. Eppure l’amministrazione aveva a disposizione 7 milioni di fondi Ue per regolarizzare i rom del campo di Cupa Perillo, risorse che sono andate perse per ritardi e inefficienze».
dal quotidiano “Libero” del 22 gennaio 2018
*Foto da ilgiornale.it

 

 

Peppe Rinaldi

Giornalista

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