Adozioni internazionali, ma soprattutto il diritto del bambino ad avere una famiglia considerando i cambiamenti in atto nella società contemporanea, questi ed altri temi saranno affrontati nel secondo Congresso internazionale sull’adozione, organizzato a Napoli dall’associazione Ariete Onlus e da altre associazioni, in collaborazione con la Federico II.
Tema scelto quest’anno “il diritto di essere figlio”, una due giorni di confronto e riflessione organizzato dall’università e da RelacADOP in collaborazione con l’Associazione Ariete Onlus, Fondazione Mi Casa, Associazione Famiglie Adottive PRO ICYC Onlus e Fondazione Patrizia Nidoli Onlus.
“Chiediamo di snellire le procedure affinché i bambini siano adottabili più in fretta – ha sottolineato Anna Torre, presidente di Ariete onlus – Molti Paesi sono troppo garantisti con la famiglia biologica. Noi dovremmo dare, invece, un tempo alla famiglia: o si recupera il disagio o il bambino diviene adottabile, ma in un tempo certo”. Questo perché più tempo il minore trascorre in un istituto, più grave e profondo sarà il danno che subisce. ”Le fratture esterne – abbandono, lutto, perdite – possono ricevere risposte dalle istituzioni ma all’interno di se stessi che cosa succede? Servono altre risposte sia per i bambini che per i genitori’‘ ha detto Silvana Lucariello, dirigente psicologo dell’Asl NA1 Centro.
Il Congresso affronterà le seguenti tematiche:
– Una panoramica sullo stato attuale in materia di adozioni internazionali; le sfide e le strategie che i cambiamenti societari impongono alla nostra contemporaneità;
– La necessità di pensare sia ad un nuovo modello di valutazione della sussidiarietà, tale da garantire al bambino il suo diritto ad avere una famiglia, sia, contestualmente, un percorso di accompagnamento alla famiglia che possa aiutarla ad essere la migliore famiglia possibile per il bambino adottato;
– La riflessione sulle possibili modifiche legislative in materia di adozione.
Relatore d’eccezione con due Lectio Magistralis il prof. Jesùs Palacios dell’Università di Siviglia; insieme a lui porteranno il loro contributo studiosi, esperti ed operatori del mondo delle adozioni sia italiani che stranieri.
