Da sabato 16 settembre, alle ore 21, nella splendida cornice di Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano (via Roma, 47 – ingresso libero fino ad esaurimento posti) la nuova stella della musica capoverdiana Lura darà inizio alla ventiduesima edizione di Ethnos – Festival internazionale della musica etnica.
Sette concerti e uno spettacolo di danza nei comuni del Golfo di Napoli con artisti e personalità provenienti da tutto il mondo come la cantante Oumou Sangaré – che sarà premiata al WOMEX 2017 – la band portoghese Terrakota, lo scrittore Tahar Ben Jelloun, il pianista Chassol e i danzatori Ziya Azazi e Fernando Anuang’a.
Il festival coinvolge sette comuni, per un percorso di rivalorizzazione del territorio non solo attraverso concerti unici nell’attuale panorama della musica dal vivo in Italia di cui molti dedicati ad artiste internazionali donne ma anche attraverso itinerari naturalistici sui sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio, visite ai siti storici, degustazioni di prodotti tipici, convegni, seminari sulle danze popolari e visite guidate ai siti archeologici di Somma Vesuviana, Bacoli, Massa Lubrense e ad altri siti di particolare interesse turistico.
Ecco il programma dei concerti:
16 settembre – LURA (Capo Verde) – Villa Vannucchi, San Giorgio a Cremano;
17 settembre – LO COR DE LA PLANA (Francia) ft. Paranze Vesuviane – Piazza Santa Maria del Pozzo, Somma Vesuviana;
22 settembre – danza etno-contemporanea FERNANDO ANUANG’A (Kenya) e ZIYA AZAZI (Turchia) – Villa Vannucchi, San Giorgio a Cremano;
23 settembre – BANDADRIATICA (Italia) – Piazza Umberto I, Casandrino
24 settembre – TERRAKOTA (Portogallo) – Villa Ferretti, Bacoli;
29 settembre – TAHAR BEN JELLOUN (Marocco) Premio Ethnos; CHASSOL (Francia) – Villa Vannucchi, San Giorgio a Cremano;
30 settembre – OUMOU SANGARÉ (Mali) – Villa Vannucchi, San Giorgio a Cremano;
1 ottobre – ALSARAH & THE NUBATONES (Sudan) – Piazzetta Annunziata, Massa Lubrense;
L’evento, giunto alla sua XXII edizione, con la direzione artistica di Gigi Di Luca, si svolge nei comuni di San Giorgio a Cremano, Somma Vesuviana, Bacoli, Massa Lubrense, Casandrino ed è finanziato dalla Regione Campania con il Poc Campania 2014-2020 ed è organizzato dal Comune di San Giorgio a Cremano, ente capofila.
Continua l’esperienza del Premio Ethnos, istituito l’anno scorso per dare un riconoscimento ad artisti, intellettuali e scrittori che abbiano saputo interpretare al meglio lo spirito della tradizione anche attraverso la contaminazione ed il cambiamento sociale. Quest’anno, per la seconda edizione sarà premiato lo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun. che, il 29 settembre, sarà intervistato dal giornalista Valerio Corzani.
Ethnos – Festival Internazionale di Musica Etnica, nasce nel 1995 con l’intento di recuperare le arcaiche tradizioni dell’area vesuviana, da allora ha allargato il suo raggio di azione, diventando uno dei maggiori osservatori di musica etnica e uno tra i festival di musica più importanti e attesi d’Italia. Il festival, con la sua formula itinerante da sempre ha coinvolto contemporaneamente più siti culturali dell’area vesuviana, tra cui le ville vesuviane del Miglio d’Oro, il Parco Nazionale del Vesuvio, i beni culturali della costa del Vesuvio, valorizzandoli ed aprendoli al grande pubblico e garantendo l’allungamento della permanenza media dei flussi turistici sul territorio.
Il Festival, mediante la programmazione di numerose attività tese all’incontro e alla comunione tra i popoli e i diversi linguaggi, durante le quali la musica e l’arte si fondono e diventano strumento per la valorizzazione delle location, si propone di creare un ponte tra la memoria del passato e la visione del futuro, tra la tradizione e la contemporaneità dell’arte con uno sguardo attento alle problematiche delle migrazioni, delle integrazioni e del Mediterraneo.
La manifestazione, consolidatasi e rafforzatasi nel tempo ha abbracciato innumerevoli culture musicali ed etniche, tra gli artisti che si sono esibiti al festival ricordiamo Miriam Makeba, Mercedes Sosa, Inti Illimani, Bombino, Khaled, Dulce Pontes, Buena Vista Social Club, Gilberto Gil, Peppe Barra, The Cheftains, Rokia Traorè, il premio oscar Sakamoto, Cheikka Remitti, Abdelli, Omar Sosa, Fatoumata Diawara, il progetto Le Vie della Seta con 30 artisti del centro Asia, e poi popoli Tuareg, Aborigeni, Indiani d’America, Mongoli, artisti Sufi, Gnawa, Israeliani e Palestinesi, provenienti dai piu svariati luoghi della terra ed artisti italiani del calibro di Ivano Fossati, Angelo Branduardi, Teresa De Sio, Capossela, Eugenio Bennato, Enzo Avitabile, Mauro Pagani, Elena Ledda, Tenores di Bitti, Nuova Compagnia di Canto Popolare, confermando così la sua natura di grande evento culturale ed interculturale e garantendo oltre ad una base di pubblico oramai fidelizzato anche una continua affluenza di nuovi visitatori.
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