Dal 12 aprile al 31 ottobre 2017 si terrà a Pompei, presso la palestra grande degli scavi, la mostra “Pompei e i Greci” per raccontare la storia del Mediterraneo antico riflettendo sull’immigrazione contemporanea, esplorando il rapporto, spesso contraddittorio, delle molteplici culture del Mediterraneo.
La mostra organizzata dal Direttore generale di Pompei Massimo Osanna e da Carlo Rescigno, promossa dalla sopraintendenza di Pompei con l’organizzazione di Elcta, esporrà 600 reperti (ceramiche, sculture, ornamenti) provenienti da Pompei, Cuma, Sorrento, Capua.
La mostra nasce da un progetto scientifico e da ricerche in corso che per la prima volta mettono in luce tratti sconosciuti di Pompei; gli oggetti, provenienti dai principali musei nazionali ed europei, divisi in 13 sezioni tematiche, rileggono con le loro ‘biografie’ luoghi e monumenti della città vesuviana da sempre sotto gli occhi di tutti. Vengono così riscostruite le presenze greche prima di Pompei, le forme della città arcaica, i cambiamenti imposti nel golfo dopo la fondazione di Neapolis – di cui si espongono materiali inediti dai fondali del porto – fino al mondo ellenistico e alla grecità pensata e segmentata del mondo.
Con l’occasione della mostra ritornano in Italia documenti e monumenti emigrati all’estero seguendo le vie del commercio antiquario e si espongono gli elmi donati a Olimpia dal tiranno di Siracusa Ierone per celebrare la vittoria dei cumani sugli etruschi, combattuta nelle acque del golfo di Napoli. Sarà possibile riscoprire, nei frammenti di un monumentale cratere proveniente da Altamura, in Puglia, il racconto della battaglia di Alessandro Magno contro Dario, nelle stesse forme e nello stesso schema che troveremo quasi due secoli dopo nel ‘Gran Mosaico’ proveniente dalla Casa del Fauno. A partire da due scarichi, due immondezzai, uno rinvenuto nella agorà di Atene, la grande piazza del principale centro della grecità, e uno presso i portici del foro di Pompei, si osserveranno le tante similitudini tra oggetti e strumenti che denunciano forme del vivere simili nei due centri nell’avanzato II secolo a.C..
L’allestimento espositivo è stato progettato dell’architetto svizzero Bernard Tschumi e include tre installazioni audiovisive immersive curate dallo studio canadese GeM (Graphic eMotion). Il progetto di identità visiva della mostra ‘Pompei e i Greci’, realizzato dallo studio Tassinari/Vetta, esplicita gli incroci tra la città italica e la cultura greca attraverso la metafora della scrittura: due anime separate, ma unite nella realtà geografica dal Mediterraneo, si ritrovano anche nello spazio da disegno, dove la tipografia diventa ponte tra due civiltà.
‘Pompei e i Greci’ è una narrazione che suggerisce anche un confronto e una riflessione con il nostro contemporaneo con il suo dinamismo fatto di migrazioni e conflitti, incontri e scontri di culture.
La mostra è la prima tappa di un programma espositivo realizzato congiuntamente con il Museo Archeologico di Napoli dove, a giugno, si inaugurerà una esposizione dedicata ai miti greci, a Pompei e nel mondo romano, e al tema delle metamorfosi.
I visitatori, inoltre, saranno accompagnati da guide turistiche, che esalteranno la grammatica greca degli oggetti.
ORARI
aperto tutti i giorni
dal 12 aprile al 31 ottobre
dalle 9.00 alle 19.30
(ultimo ingresso alle 18.00)
1-27 novembre dalle 9.00 alle 17.00
(ultimo ingresso alle 15.30)
sabato e domenica apertura ore 8.30
chiuso 1 maggio
BIGLIETTI
Dal 12 aprile, biglietto integrato scavi e mostre
(Picasso e Napoli: Parade ; Pompei e i Greci )
intero: 13 euro (11 euro ingresso scavi
+ 2 euro supplemento mostra)
ridotto: 7,50 euro (5,50 euro ingresso scavi
+ 2 euro supplemento mostra)
cumulativo: 22 euro (20 euro ingresso scavi
e altri siti + 2 euro supplemento mostra)
INFORMAZIONI
pompeiisites.org
mostrapompeigreci.it