C’era chi “strisciava” più badge, chi invece dopo averlo fatto usciva per sbrigare faccende private e chi, ancora, andava a giocare al ‘gratta e vinci’ in un locale pubblico non lontano. E’ questo lo scenario tratteggiato dai carabinieri che questa mattina hanno notificato cinquanta avvisi di garanzia ad altrettanti dipendenti del Comune di Giugliano, nell’ambito di una indagine sull’assenteismo nella terza città della Campania. Per quarantaquattro dipendenti – si tratta di personale con varie qualifiche che presta servizio in vari uffici – l’accusa è quella di assenteismo.
Nei confronti di diciotto di loro il giudice per le indagini preliminare del tribunale di Napoli Nord (che ha sede ad Aversa) ha disposto la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio. Sei funzionari del Comune, invece, devono rispondere di omesso controllo. L’inchiesta è partita nel dicembre del 2015 quando i carabinieri della locale compagnia, guidati dal capitano Antonio De Lise, eseguirono un controllo nel palazzo comunale di corso Campano rilevando diverse anomalie. Da qui la decisione di installare alcune telecamere che per mesi hanno registrato tutto quanto avveniva. Così è stato ripreso un impiegato che estraeva dalla giacca quattro badge ‘strisciandoli’ l’uno dietro l’altro. O chi, dopo aver ‘firmato’ al marcatempo, si allontanava dalla struttura. Le telecamere hanno ripreso anche una impiegata che si recava a giocare al ‘gratta e vinci’. Secondo quanto si legge in un comunicato firmato dal procuratore della Repubblica di Napoli Nord, Francesco Greco, dalle indagini è emerso ciò che “appare un vero e proprio sistema“.
Il danno alle casse pubbliche stimato dagli investigatori ammonterebbe a circa 102mila euro. Altrettanto dure le parole spese dal sindaco di Giugliano, Antonio Poziello, assicurando che saranno adottati tutti i provvedimenti previsti dalla legge a tutela dell’Ente. “Dalle indagini sono emersi comportamenti che – dice Poziello – non possono essere in alcun modo tollerati o giustificati, che colpiscono l’immagine del Comune e della intera città, ma principalmente dei tanti dipendenti onesti e ossequiosi del proprio dovere che meritano rispetto e tutela”. Ma da domani il sindaco di Giugliano dovrà provvedere alla riorganizzazione degli uffici: “A dispetto di quanto emerge dalle indagini, mi è d’obbligo evidenziare che il personale comunale, appena 230 dipendenti per una città di 94,6 kmq e 125mila abitanti, con grandi sforzi ed abnegazione riesce ad assicurare servizi anche di buona qualità. Questi sforzi sono infangati dai comportamenti di singoli furbetti”. La notifica dei provvedimenti è avvenuta nella mattinata di oggi da parte di numerosi carabinieri che si sono recati al Municipio tra lo stupore generale. Ora la parola passa agli indagati che potranno chiarire le loro posizioni.