SaluteTest diagnostici in farmacia: studio canadese ne valuta l’efficienza

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I cosiddetti “Point of Care” (Poc) ovvero luoghi “vicini al paziente” in cui è possibile effettuare anche esami diagnostici rappresentano uno strumento sempre più utilizzato in Canada per consentire di individuare e monitorare l’esistenza di numerose patologie. Da quelle cardiovascolari al cancro della prostata, fino a quelle infettive come l’Hiv.

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A spiegarlo è uno studio canadese, pubblicato dalla Canadian Agency for drugs and technologies in health, nel quale si sottolinea come, ad esempio, in Canada circa l’1% della popolazione sia affetta da epatite C, e che la sola influenza ha comportato nella stagione 2014-2015 più di 7700 ricoveri e 591 morti.

«Le farmacie territoriali, grazie alla loro accessibilità – spiegano gli autori dello studio in un articolo comparso su FarmaciaVirtuale.it – possono giocare un ruolo chiave nello screening delle malattie infettive». Secondo quanto riportato nell’analisi, «esistono differenti strategie utilizzabili al fine di identificare le patologie, e alcune di esse possono essere effettuate senza problemi all’interno dei Poc».
L’analisi dimostra poi che questi ultimi sono anche competitivi dal punto di vista economico, dal momento che, ad esempio, «i costi dei test per l’epatite C sono simili a quelli basati su esami di laboratorio».

Tuttavia, secondo gli autori l’utilità di questo tipo di approccio diagnostico può variare da malattia a malattia: i ricercatori sottolineano che le performance dei test possono risultare sensibilmente diverse tra loro. Inoltre, occorre tenere in considerazione anche alcuni aspetti “collaterali”: esistono infatti fattori che vanno al di là del test in sé. «Nel caso dei test per l’Hiv, ad esempio, occorre considerare che in teoria i pazienti possono utilizzare gli strumenti diagnostici in modo scorretto ed ottenere così risultati errati». Senza dimenticare che, in caso di positività, occorre riflettere sulle «conseguenze psicologiche sul paziente», che potrebbe non poter contare sulla presenza di un professionista della salute al suo fianco nel momento in cui si ritrova «in condizioni di depressione che possono portare anche al suicidio».

 

Redazione Eolopress

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