“Domani o al massimo giovedì incontrerò la moglie di Ouali in vista dell’udienza di venerdì dinanzi alla Corte d’Appello di Salerno che dovrà decidere sulla richiesta di estradizione dell’autorità del Belgio”. Così l’avvocato Gerardo Cembalo, il legale del 40enne algerino arrestato sabato scorso perché ritenuto in contatto con le cellule terroristiche che hanno agito a Parigi e Bruxelles.
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L’avvocato Cembalo, che è consulente internazionale per le problematiche dell’immigrazione, si trova a Casablanca (Marocco), dove ha sede il suo ufficio.
“Domani torno a Salerno – dice al telefono – e spero di poter prendere visione degli atti riguardanti il mandato di arresto internazionale emesso dalle autorità del Belgio. “Al momento – aggiunge – non mi risulta una richiesta di estradizione da parte delle autorità francesi a carico di Djamal Eddine Ouali”.
Intanto proseguono le indagini della Polizia per acquisire ulteriori particolari sulla permanenza in Italia del 40enne algerino e della moglie. Secondo il legale di Ouali il suo assistito nei due mesi di permanenza nel Salernitano si “arrangiava a fare ogni tipo di lavoro, anche quello del bracciante agricolo”. “Nel Salernitano – conclude l’avvocato Cembalo – vivono alcuni amici e parenti di Ouali”.