Sabato 26 e domenica 27 marzo di Pasqua, il tempio di Nettuno a Paestum sara’ aperto al pubblico. Per la prima volta i visitatori potranno ammirare dall’interno il tempio greco meglio conservato della penisola, costruito nel V sec. a.C., e apprezzare, da una nuova prospettiva, l’architettura dorica che incanto’ Piranesi, Goethe e molti altri illustri viaggiatori.
{source}
<script async src=”//pagead2.googlesyndication.com/pagead/js/adsbygoogle.js”></script>
<!– Sottotop menu –>
<ins class=”adsbygoogle”
style=”display:inline-block;width:694px;height:90px”
data-ad-client=”ca-pub-5807540174219874″
data-ad-slot=”2846875425″></ins>
<script>
(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
</script>
{/source}
L’orario e’ quello dell’area archeologica, regolarmente aperta in base ai nuovi orari ampliati, dalle 8:30 fino 18:00. “L’esperienza di entrare in un tempio greco di 2500 anni fa e’ qualcosa che bisogna condividere con tutti i visitatori – spiega il direttore Gabriel Zuchtriegel – Il primo giorno che presi servizio sono entrato e ho subito pensato che bisognava attivarsi in tal senso.”
Di recente, il tempio di Nettuno e’ stato oggetto di uno studio innovativo finalizzato a chiarire le caratteristiche sismiche dell’edificio millenario, promosso dalla Soprintendenza archeologica della Campania insieme alle universita’ di Salerno e Kassel in Germania. Il Parco archeologico di Paestum, con i vari partner coinvolti, sta lanciando una nuova campagna di indagini per comprendere ancora meglio la struttura del tempio. La sperimentazione in sito prevede l’uso di tecnologie innovative che consentiranno di studiare in maniera assolutamente non invasiva le strutture in elevazione e le fondazioni del Tempio di Nettuno con l’obiettivo di valutarne la sicurezza ed investigare l’efficacia delle tecniche costruttive e dei materiali che i costruttori utilizzarono intorno alla meta’ del V secolo a.C.
Il Velino