Sit-in, questa mattina, davanti alla prefettura, da parte dei lavoratori del cantiere Porta Ovest a Salerno. L’indagine Antimafia, i ritardi e il blocco delle attività, infatti, stanno continuando a preoccupare i dipendenti che, per sensibilizzare le istituzioni ad agevolare la ripresa dei lavori, hanno tenuto un presidio di protesta.
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Intanto, diverse le mensilità non pagate per gli operai che, insieme ad alcuni rappresentanti sindacali, sperano in una risoluzione immediata delle problematiche che tengono di fatto ancora paralizzato il cantiere.
Il fatto. Va ricordato che sono riscattati i sigilli al cantiere di Porta Ovest a pochi giorni dal suo dissequestro: il nuovo provvedimento preventivo da parte del Gip del tribunale di Salerno su richiesta della Dda risponde ad esigenze del tutto diverse ovvero alla esigenze preventive per la pubblica incolumità. Solo qualche giorno prima del nuovo procedimento, la procura aveva accolto la richiesta della Tecnis per sbloccare il cantiere, dal valore di quasi 124 milioni di euro, bloccato nel 2015 a causa di alcuni crolli nelle gallerie. Dopo l’ulteriore sequestro, dunque, possibili solo i lavori di consolidamento e di messa in sicurezza dei tratti di gallerie già scavati.