Finisce agli arresti domiciliari Orlando Pastina, ex consigliere di maggioranza del comune di Battipaglia (SA) prima del commissariamento dell’ente per infiltrazioni mafiose, disposto nel maggio 2013. Tra le accuse che gli vengono mosse, quella di minacce nei confronti di giovani elettori al fine di condizionare il voto nel suo comune. Minacce che avrebbe perpetrato insieme al figlio Paolo.
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Questa mattina la Squadra Mobile di Salerno ha eseguito nei confronti dell’uomo l’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, richiesta dalla Direzione distrettuale antimafia e disposta dal gip presso il Tribunale di Salerno. L’arresto costituisce uno sviluppo investigativo dell’attività di indagine confluita nel procedimento nominato “Sistema Battipaglia”, essendo state prese in diretta considerazione in questo caso le vicende imprenditoriali della società L’Angolo di Lena sas. Anche questa società è stata oggetto di specifica attenzione all’interno del procedimento, essendo stata sequestrata a seguito dei reati contestati a Paolo Pastina.
Secondo le accuse della Dda “al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali a partire dal settembre 2009 e per tutto il 2012, Paolo Pastina costituiva, dirigeva ed organizzava un’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, si rendeva autore tra il 2010 e 2011 di cinque delitti di estorsione aggravata dal metodo mafioso, a partire dal giugno 2009 costituiva, dirigeva ed organizzare un’associazione a delinquere di stampo mafioso alla quale partecipava anche Orlando Pastina, in concorso con quest’ultimo usava violenza e minacce con ricorso al metodo mafioso nei confronti di giovani lettori al fine di condizionare l’esito delle elezioni comunali di Battipaglia nel giugno 2009, fatti per i quali è stata emessa l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti fra gli altri dello stesso Pastina“.