AGORA'Paestum: “No alla centrale di biomasse”, il sindaco annuncia ricorso al Tar

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Ricorso al Tar Lazio e appello “alle associazioni del territorio e nazionali, ambientaliste, di attività produttive e operatori turistici” affinché si costituiscano “ad adiuvandum” con il comune di Capaccio- Paestum (SA) contro la realizzazione di una centrale a biomasse non lontano dal sito archeologico di Paestum.

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E’ la linea dura del sindaco di Capaccio Italo Voza, contrario a un impianto che “farebbe perdere migliaia di posti di lavoro nella filiera turistica, in quella agroalimentare e latto-caseare” oltre a rappresentare un “pericolo per la salute pubblica e per il territorio”. 
Contro la delibera del Consiglio dei Ministri dello scorso 8 gennaio, con il quale si dà il via libera alla realizzazione dell’impianto, il comune di Capaccio presenterà ricorso al Tar Lazio tramite lo studio legale Guarino, che ha già ricevuto il mandato. Il primo cittadino invita inoltre le associazioni “a intervenire ad adiuvandum perché, con tutto il rispetto per striscioni e cartelloni, bisogna fare cose concrete”, avendo già ricevuto il sì “da Confagricoltura, Legambiente nazionale e Coldiretti”. 

Il sindaco Voza spiega di aver ricevuto nelle ultime ore “le telefonate del presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca e del vicepresidente con delega all’Ambiente Fulvio Bonavitacola, che mi hanno assicurato la massima attenzione sull’argomento” e ricorda come già da due anni la posizione del comune di Capaccio sia “assolutamente contraria”. Questa posizione è stata portata in sede di conferenza dei servizi “contro i pareri favorevoli dell’allora Giunta Regionale e dei rappresentanti regionali di Arpa e Ispra, portando anche il parere contrario della Asl di Salerno che parlava di impatto sulla salute pubblica”. Ma, sottolinea, “il Ministero dell’Ambiente ha dato parere favorevole”, fino alla delibera del Cdm che autorizza la realizzazione dell’impianto. “Il Governo da un lato si vanta di creare posti di lavoro – conclude Voza – dall’altro, con una semplice firma, autorizza un impianto a biomasse che distrugge migliaia di posti di lavoro”.
Adnkronos

 

Redazione Eolopress

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