EBOLI (SA)- Anche nella piana del Sele si apre il dibattito sulla opportunità di costituire un “comitato per il no al referendum sulle modifiche della Costituzione imposte dal Governo Renzi” e questa sera se ne discuterà in un primo appuntamento pubblico aperto alla cittadinanza.
Domenica scorsa decine di persone, espressione di forze e movimenti politici e culturali, oltre che singoli cittadini, hanno accolto l’invito ad incontrarsi per avviare una seria discussione in merito alla costituzione del “comitato epr il no”.
“E’ stata una discussione appassionata e di alto profilo- si legge nella nota inviata alla stampa- che ha consentito di porre l’accento sui rischi per l’agibilità democratica nel nostro paese. Il combinato disposto dello stravolgimento della Costituzione, della legge elettorale Italicum, e di altre normative drammaticamente negative (come quella sulla scuola e quella sul lavoro) finiscono per rappresentare una vera minaccia alla nostra democrazia, soprattutto se considerate in un contesto di un’ Europa che, decisamente, non sembra avere fra i suoi principali obiettivi la tutela degli spazi democratici ed è tutta tesa, viceversa, a garantire i grandi interessi finanziari, diventando ben altra cosa da quella che i grandi europeisti avevano immaginato”.
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“Un battaglia, quella referendaria, che sicuramente verrà ad essere svolta in un clima non favorevole- si legge ancora- vista l’attenzione dei cittadini rivolta ad altre drammatiche e più contingenti questioni, a partire da quella del lavoro. Pesano la grande sfiducia che ormai regna verso le forze politiche e le istituzioni, e l’allinearsi dei mezzi di informazione ridotti al ruolo di portavoce delle posizioni del Governo.
A questa battaglia, però, una città dalle tradizioni democratiche come Eboli non può e non vuole sottrarsi.
Una battaglia che va condotta con grande determinazione, con il coinvolgimento di tutti i cittadini al di là di ogni appartenenza politica o culturale, recuperando il valore della costante presenza nei quartieri e nelle piazze per una capillare opera di informazione, utilizzando in modo intelligente i moderni mezzi di comunicazione, ponendosi l’obiettivo di favorire la nascita dei comitati “per il no” in tutti i paesi della piana del Sele”.
Il percorso che si è delineato nella riunione ebolitana di domenica scorsa prevede un primo appuntamento per il 22 gennaio, al quale sono stati invitati a partecipare tutti i soggetti ed i cittadini interessati, per definire la convocazione di una assemblea pubblica cittadina da tenersi nella prima decade di febbraio, in cui prenda forma il comitato.