BazArtNapoli, V edizione di “Cinema al quadrato”. Omaggio ad Alain Resnais

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Alain Resnais

Continua l’esplorazione nella storia del cinema: alla ricerca di ritratti di autori che ne hanno segnato le tappe fondamentali o che vi hanno lasciato tracce ancora oggi profonde; alla scoperta o riscoperta di cineasti trascurati o dimenticati; alla rilettura, da parte di autori contemporanei, di stagioni o di momenti essenziali. La quinta edizione di “Cinema al quadrato – Il cinema che si racconta”, in programma da febbraio ad aprile, si concentra sul cinema italiano, americano e tedesco, con una breve ma preziosa puntata nel cinema francese con l’omaggio ad Alain Resnais (nella foto).

 

Personaggi già incontrati nel corso delle precedenti edizioni (Scorsese, Fellini, Rossellini) insieme ad altri (Bellocchio/Incerti, Verdone, Cecchi D’Amico, Cazale, Scola), qui per la prima volta. Ricostruzioni storiche di interi periodi della storia del cinema (Viaggio nel cinema americano di Martin Scorsese) o di alcuni momenti e luoghi (il cinema italiano e Roma in Voi siete qui di Francesco Matera). Ritratti di registi (Fellini in Che strano chiamarsi Federico di Ettore Scola, Bellocchio in Stessa rabbia, stessa primavera di Stefano Incerti), di attori (John Cazale in I Knew It Was You: Rediscovering John Cazale, Ingrid Bergman e Anna Magnani in La guerra dei vulcani di Francesco Patierno) di registi/attori (Carlo Verdone in Carlo! di Gianfranco Giagni e Fabio Ferzetti), di sceneggiatori (Suso Cecchi D’Amico in Suso. Conversazione con Margherita D’Amico di Luca Zingaretti e in A proposito di… Suso Cecchi D’Amico a cura di Gioia Magrini e Roberto Meddi).

L’omaggio poi, come detto, ad Alain Resnais, a un anno dalla scomparsa, con alcuni cortometraggi e documentari brevi che costituiscono la porzione più «eccentrica», ma non meno essenziale, della sua vasta filmografia. Infine una parte monografica, tutti i martedì, a cui affidiamo il compito di custodire lo spirito di questa edizione della rassegna: il primo capitolo di Heimat di Edgar Reitz, che ricostruisce la storia tedesca dal primo Dopoguerra agli anni ’80 dal punto di vista di un piccolo villaggio dell’estremo Occidente della Germania. Una autentica avventura audiovisiva di quasi 16 ore, a cui Reitz farà seguire Heimat 2 e Heimat 3, più altri frammenti, per un totale che supera le 50 ore. Un progetto unico nella storia del cinema e della televisione, un punto di riferimento per la cultura e per la storia tedesca del Novecento.
Il Velino

 

 

Redazione Eolopress

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