Parte in Campania la riorganizzazione delle cure primarie che, una volta a regime, consentira’ di alleggerire notevolmente l’affluenza ai Pronti soccorsi ospedalieri e, nel contempo, garantira’ ai cittadini un’assistenza piu’ assidua.
Per dare il via libera alla riorganizzazione la struttura commissariale, guidata da Stefano Caldoro, ha firmato un decreto (il n. 18 del 18 febbraio scorso) che istituisce sull’intero territorio regionale 250 Unita’ Complesse di Cure Primarie (Uccp), strutture aperte 24 ore al giorno e 7 giorni su 7.
Nelle strutture opereranno medici di famiglia, medici di continuita’ assistenziale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali. Nel presentare il decreto, Caldoro ha sottolineato che si tratta di una “riforma strutturale prevista anche dal Patto della Salute” e che la Campania e’ “tra le prime regioni ad avviarla”. Allo stato non e’ possibile quantificare in maniera precisa le risorse necessarie per completare la riorganizzazione. Il presidente ha spiegato che questo e’ possibile perché “abbiamo maturato un po’ di avanzo e lo investiamo in riforma del settore”. Ferdinando Romano, Capo Dipartimento Salute della Campania, ha parlato di “alcune decine di milioni” spiegando che si procedera’ con “investimenti graduali”. Quanto ai tempi il crono programma prevede che le aziende sanitarie redigano un piano organizzativo entro 60 giorni.
Un lavoro importante che sara’ sviluppato da un gruppo di lavoro in cui, fra gli altri, sono i presidenti degli Ordine dei medici delle 5 province campane. La stima in prospettiva e’ che per la riorganizzazione completa, con le 250 Uccp operative, occorra un anno di tempo.