PONTECAGNANO F. (SA)- Ventitre sono gli avvisi di conclusione delle indagini a carico di altrettanti titolari di stabilimenti balneari della litoranea di Pontecagnano (Salerno): indagati dalla procura della Repubblica di Salerno per violazione delle norme urbanistiche, paesaggistiche e demaniali marittime.
L’occupazione abusiva riguarda 47 mila metri quadrati pari a sette campi di calcio, sui quali erano state effettuate delle costruzioni abusive. L’indagine, durata due anni, e condotta dalla Capitaneria di Porto di Salerno, e delegata dalla Sezione Ambiente della Procura della Repubblica, ha consentito di far luce sull’occupazione abusiva di suoli demaniali avvenuta tra il 2011 ed il 2013 con l’installazione di manufatti stagionali, come pedane, soppalchi, terrazzamenti, cabine, gazebo, chiosco bar, tettoie, in totale assenza del titolo edilizio, nonche’ dell’autorizzazione paesaggistica. L’indagine ha visto coinvolto anche un tecnico del Comune di Pontecagnano Faiano.
Oltre al reato di costruzione abusiva, agli indagati coinvolti nell’operazione “Cabana beach”, è stata contestata la violazione alle norme paesaggistiche ambientali per aver effettuato il montaggio preventivo delle opere senza richiedere la prescritta autorizzazione paesaggistica. In alcuni casi l’autorizzazione è stata fatta dopo il montaggio e rilasciata al termine della stagione balneare. La condotta accertata dalla Guardia costiera, oltre a violare le norme urbanistiche, viola anche la normativa del codice della Navigazione in tema di occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo.