ARCHIVIOIl nemico di Nunzia porta in procura altre 50 registrazioni

admin01/02/2014
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De Girolamo Nunzia

«Non parlo» ha detto prima di entrare in caserma. Ma non è stato di parola Felice Pisapia, ex manager dell’Asl sannita all’origine dei guai di Nunzia De Girolamo (foto): dopo cinque ore e cinquanta nuovi file audio consegnati agli inquirenti, l’uomo dalla registrazione facile «ad insaputa altrui» qualcosa l’ha invece detta ai cronisti addensati dinanzi ai cancelli della “Guidoni” di Benevento

«Sono sereno» ha inizialmente dichiarato dopo il tour de force con la procura, iniziato alle dieci di ieri mattina in compagnia di Claudio Botti, suo avvocato difensore. Cosa si siano detti, ovviamente, non si sa: almeno non ancora, pur se formalmente è stato secretato tutto, verbale su verbale. Si vedrà. Intanto la notizia ufficiale che tutti attendono ancora non c’è: nel momento in cui Libero va in stampa la formale iscrizione di Nunzia De Girolamo nel mitico registro degli indagati non risulta, non ancora, o forse sì ma non si sa o non si può né deve dire. Cambia poco e in verità interessa altrettanto poco: il disarcionamento dell’ex fedelissima del Cav è avvenuto, il sistema funziona così da almeno un paio di decenni, se sia indagata o meno fa poca differenza. Ormai.

Certo è che il difensore dell’ex titolare del ministero per le politiche agricole, Gaetano Pecorella, s’è già detto «disponibile a qualunque collaborazione con la procura di Benevento, anche attraverso confronti e deposito di memorie». Difficilmente accoglieranno tanta disponibilità, le indagini di questo tipo seguono altre direttrici: le dichiarazioni si fanno perché vanno fatte, non si sa mai, poi tutto diventa possibile. Ieri mattina il noto penalista ha avuto un colloquio con il procuratore capo Maddalena ed i sostituti che conducono le indagini sul presunto malaffare all’azienda sanitaria locale, al termine del quale ha aggiunto che non è stato concordato alcun interrogatorio della De Girolamo, ribadendo che la sua assistita «non ha ricevuto alcun avviso di garanzia».

La novità è, invece, la preparazione e l’imminente deposito di un esposto contro l’ex direttore amministrativo, Pisapia, per la valutazione dei profili penali derivanti dalle continue registrazioni delle conversazioni intercorse tra l’ex ministro, egli stesso e l’attuale manager Asl. All’uscita della caserma Felice Pisapia ha informato i media che «non spetta a me decidere se le registrazioni siano legittime o meno. Di sicuro rifarei tutto». Se la sua posizione sia cambiata dopo il lungo faccia a faccia con i magistrati, questo non lo dice: e qui torna il «no comment» annunciato, smentito e poi praticato nel volgere di una mezza giornata. Voci di procura parlano di soddisfazione da parte degli inquirenti per gli esiti della giornata. Che può significare tutto e il contrario di tutto.

Peppe Rinaldi (dal quotidiano “Libero” del 31 gennaio 2014)

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