La ”modernita”’ vista con gli occhi di un pensionato ottantenne, nato e cresciuto in un piccolo centro di montagna della Basilicata, e raccontata in modo ironico per mettere sotto i riflettori pregi, difetti e contraddizioni del 21/o secolo: il film ”Zio Angelo e i tempi moderni” (con la regia di Daniele Chiariello, prodotto dalla Zork digital planet e distribuito dalla Cinemo’) racconta uno spaccato di Mezzogiorno alle prese con l’evoluzione, non solo tecnologica, e sara’ nelle sale dal 6 febbraio 2014.
Il film (della durata di circa 90 minuti) e’ stato presentato stamani a Potenza dal regista e dai produttori, dal direttore della Lucana Film Commission, Paride Leporace, dal sindaco di Brienza (Potenza), Pasquale Scelzo, e dal consigliere regionale Mario Polese.
La storia si concentra sui personaggi che vivono a Brienza e nelle aree limitrofe (Vallo di Diano e Salerno): il protagonista e’ ”Zio Angelo” Lopardo, classe 1926 (non e’ un attore, ma si e’ ”prestato” con passione alle riprese), e guarda con stupore le nuove pale eoliche che spuntano dalla sua terra. Sono il segno della modernita’ che si impone, e che si impossessa della vita dei suoi compaesani attraverso i telefonini, il digitale terrestre e internet.
”Il film – ha detto Chiariello – e’ lo specchio di una societa’ in estinzione. E’ un film che appartiene al patrimonio culturale regionale, ma anche nazionale ed europeo, e zio Angelo ricorda i nostri nonni”.