ARCHIVIOLe toghe bocciano il De Luca sindaco: ma il viceministro renziano non lascia

admin25/01/2014
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De Luca ridens

Vincenzo De Luca (foto) è decaduto dalla carica di sindaco di Salerno. Così ha stabilito il tribunale civile sulla base di urgenti istanze presentate da tre parlamentari del Movimento 5 Stelle, conterranei e suoi vecchi oppositori «da sinistra». Anzi no, De Luca potrebbe esser decaduto: anzi, nemmeno è così perché il sindaco della seconda città campana è decaduto solo per qualche ora, giusto il tempo per trionfali lanci d’agenzia per mano grillina e/o para-grillina.

Si ricomincia, ci sarà un giudizio d’Appello e verosimilmente uno di Cassazione: in pratica, non è successo niente, almeno da ora e per diversi anni a venire se la ritmica del tribunale civile di Salerno non dovesse subire variazioni ad personam sotto il profilo temporale delle cause evase. Siamo pur sempre in Italia, nazione (diciamo) in cui le leggi non brillano per chiarezza, contenendo (quasi) sempre in seno la possibile via d’uscita al problema che avrebbero dovuto regolare.

Vincenzo De Luca insomma alla «cadrega» rimarrà attaccato tutto il tempo che riterrà opportuno e, se converrà, continuerà a fare pure il vice ministro alle Infrastrutture. Il sindaco di Salerno, vale a dire la stessa persona cui Matteo Renzi deve certe percentuali da capogiro all’esito della guerra Pd per la scelta del segretario, era stato oggetto del ricorso al tribunale presentato a luglio dai parlamentari pentastellati Andrea Cioffi, Silvia Giordano e Girolamo Pisano: stesso humus degli oppositori del Crescent, l’edificio nella piazza fatto sequestrare dopo 27-esposti-27 alla magistratura. Infatti l’avvocato Dagosto, il cui nome ieri compariva nelle agenzie per il patrocinio del ricorso per la decadenza, è lo stesso che si occupa delle altre faccende dei comitati ambientalisti anti deluchiani. Contro il doppio incarico che «Vicienz’ à funtana» (storico nomignolo affibbiatogli anni fa per indicare le fontane disseminate in ogni angolo della città) ricopre da quando Letta l’ha chiamato a Palazzo Chigi per il giuramento, s’è espresso chiunque, o quasi, ma lui se n’è sostanzialmente fregato adducendo una miriade di motivazioni tecniche, a prima vista fondate almeno quanto quelle richiamate dai suoi oppositori: cioè, le deleghe Letta non me le ha attribuite, pertanto l’ufficio di vice ministro non si perfeziona, ergo non c’è incompatibilità con la carica sindaco. Questo, sostanzialmente, l’impianto tecnico-normativo sul quale De Luca ha sinora puntato per conservare l’una e l’altra poltrona.

Di diverso avviso i suoi detrattori ed avversari politici. Ieri il primo «arcano» s’è però sciolto: «La dott.ssa Giulia Carleo, presidente del collegio, dichiara sussistente la causa di incompatibilità in capo al Dott.Vincenzo De Luca, eletto sindaco del Comune di Salerno nel maggio 2011 e nominato Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti in data 3 maggio 2013 con DPR 3 maggio 2013» annuncia urti et orbi una -solo temporaneamente- raggiante onorevole Silvia Giordano, sul proprio profilo Facebook, rendendo così la notizia pubblica nel volgere di qualche secondo. «La giustizia costretta ad intervenire- prosegue la pentastellata – laddove non arriva il buon senso di una persona che avrebbe potuto agire nel rispetto della Legge già da tempo». Ma è bastato qualche secondo per gelare tutti. Gli avvocati di De Luca hanno annunciato ricorso in appello contro la sentenza, fatto che rende inefficace il pronunciamento della mattina.

Ora è tutto un «vinceremo» in secondo grado e «ribalteremo» in terzo grado, ululati da ogni parte. Intanto De Luca prende altro tempo, continuando nella sistematica umiliazione degli avversari politici, di destra e sinistra, o almeno di ciò che ne rimane. Si sa, a lui della «opportunità» politica interessa ben poco, almeno quanto interessi agli stessi salernitani che da 20 anni circa continuano ad eleggerlo. Con l’impagabile contributo del centrodestra locale, va da sé.

Peppe Rinaldi (dal quotidiano “Libero” del 25 gennaio 2014)

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