NAPOLI- Non solo partecipazione – a tratti un po’ esibizionista – ma anche accenni di protesta. Sono diverse le posizioni presenti fra i circa 1500 giovani campani – tra studenti delle medie superiori e degli atenei – che hanno preso parte questa mattina (13 gennaio 2014) al Forum delle persone e delle associazioni d’ispirazione cattolica che al Palabarbuto di Napoli ha visto un confronto fra le nuove generazioni e alcuni esponenti della classe dirigente (di ordine religioso, politico e sindacale) sul tema L’Etica della Responsabilita’.
All’iniziativa sono intervenuti il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, il governatore Stefano Caldoro, i vertici nazionali delle sette organizzazioni che compongono il Forum: Raffaele Bonanni (Cisl), Gianni Bottalico (Acli), Carlo Costalli (Movimento Cristiano Lavoratori), Cesare Fumagalli (Confartiginato), Carlo Mitra (Confcooperative), Roberto Moncalvo (Coldiretti), Bernhardt Scholz (Compagnia delle Opere).
Studenti dei licei classici e scientifici, di istituti professionali, di atenei napoletani e di quello di Salerno, hanno suggellato un percorso iniziato mesi fa partecipando all’incontro con i vertici della classe dirigente campana interrogati con messaggi letti davanti al pubblico intero. La manifestazione ha visto anche la premiazione dei migliori spot realizzati dai ragazzi con il concorso che riprende lo slogan dell’iniziativa ”Io non rubo e non mantengo il sacco”.
Messaggio riportato sulle magliette bianche indossate da molti dei nomi noti intervenuti, fra cui il Cardinale Sepe e il segretario della Cisl Bonanni. All’esaltazione di tantissimi ragazzi, spesso accompagnata a gran voce da noti brani musicali, fa da contraltare la protesta di alcuni che, a dispetto della giovanissima eta’, hanno intuito l’importanza dei media e raggiunto la piccola sala stampa per far passare un messaggio diverso.
Fra questi un giovane studente dell’ultimo anno del Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Napoli. R.V. fara’ 18 anni solo ad aprile ma ha voglia di uscire dal coro e insiste per dire la sua. Forte delle lezioni di greco, richiama il concetto di politica nel senso etimologico della parole (da polis, citta’ – quindi ben lontano dal particolarismo dei partiti come sono oggi) e giudica la manifestazione ”qualunquista e priva di contenuti”. ”Abbiamo assistito ad un teatrino – dice – con i politici che si scambiavano pareri tra di loro. Ci e’ stata negata la possibilita’ di intervenire direttamente”.
L’organizzazione chiarisce che alcuni dei giovani che volevano parlare avevano avanzato domande un po’ troppo crude, spesso eccessive. Per questo si e’ scelto di leggere solo i messaggi scritti. E se avessi potuto rivolgere una domanda? A chi l’avresti posta? Su quale tema? ”A Lupi – dice senza esitazione il giovane – quale rappresentante del governo. Gli avrei chiesto perche’ Letta al momento dell’insediamento del governo ha detto che avrebbe favorito la cultura e poi da’ troppi soldi alle scuole private. Perche’ spendono 15 miliardi per la Tav? Poi dicono che noi giovani non dobbiamo andare all’estero!!”. A chi daresti il tuo voto se si andasse a elezioni? ”Avrei scelto Ingroia”. E quando gli si ricorda che l’ex magistrato difficilmente si ricandidera’ dopo quanto successo l’anno scorso, ”Non per Renzi, ne’ per i pentastellati”. E allora? ”Mi sento extraparlamentare”.
(asca)