NAPOLI- ”In Campania un milione di abitazioni sono ogni giorno potenzialmente a rischio a causa del mancato controllo o della cattiva manutenzione delle caldaie. E’ quindi necessario fare chiarezza sulla normativa vigente in materia di impianti di riscaldamento e sanare la disomogeneita’ nella applicazione delle regole, garantendo la salute e la sicurezza del cittadino, nonche’ la salvaguardia dell’ambiente e il risparmio energetico”. Lo dichiara Michele Macaluso, direttore di Anea (Agenzia napoletana energia e ambiente).
“In Campania spendiamo oltre 500 milioni di euro all’anno per il consumo energetico degli impianti termici e 90 milioni nel capoluogo. La corretta manutenzione degli impianti farebbe risparmiare oltre 26 milioni di euro in tutta la regione e 4 milioni nella sola citta’ di Napoli. In quest’ottica lavoriamo da tempo con il Comune di Napoli per il progetto Operazione Caldaia Sicura, grazie al quale negli anni siamo riusciti a controllare e certificare oltre 30mila caldaie nelle abitazioni dei napoletani”. Macaluso ha ribadito “l’importanza della corretta manutenzione degli impianti di riscaldamento e caldaie” in occasione del workshop ‘Le novita’ sugli impianti termici e le canne fumarie’ organizzato da Anea in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Napoli e tenutosi presso la Camera di Commercio, per illustrare le novita’ introdotte dal Dpr 74/2013 e dalla legge 90/2013 che regolano l’installazione, la manutenzione e l’ispezione degli impianti e delle canne fumarie e che si sovrappongono a norme precedenti o regionali generando confusione nell’applicazione dei sistemi di controllo.
“La sicurezza del cittadino e il rispetto delle norme sono al primo posto nei nostri obiettivi”, ha spiegato Alfredo Cataudo, presidente Asea (Agenzia sannita energia e ambiente). “Per questo – ha aggiunto – in assenza di una applicazione omogenea delle norme di legge, abbiamo istituito un coordinamento regionale, in accordo con l’ Assessorato regionale alle attivita’ produttive, per garantire i controlli degli impianti termici nelle cinque province, con un impegno sinergico di agenzie, enti locali e professionisti di settore”.
Anche Assotermica e Ceced (Associazione nazionale produttori di apparecchi domestici e professionali) evidenziano “l’importanza e l’urgenza di interventi che regolino in maniera uniforme e definitiva il sistema di manutenzione e controllo ai fini della salute e della incolumita’ delle famiglie italiane”, citando i dati del rapporto statistico annuale Cig (Comitato italiano gas) per l’anno 2012 sui danni da gas combustibile che in Italia sono in aumento: 121 infortuni dovuti all’impianto di evacuazione dei prodotti della combustione; 66 le persone infortunate per carenza di manutenzione, di cui 13 di minore eta’.
Nel caso di otto decessi la causa e’ stata la non idoneita’ dell’impianto di evacuazione prodotti della combustione, responsabile del 36% con un incremento del 7% nell’anno. Il quadro degli incidenti si completa con la carenza di manutenzione (27%), irregolarita’ sull’impianto (14%) e insufficiente aerazione o ventilazione del locale (7%).
“Un ulteriore passo avanti andrebbe fatto – commenta Achille Capone di Claai Campania – con un catasto regionale degli impianti termici e il perseguimento di tre obiettivi: la semplificazione delle procedure per i consumatori, la formazione e l’aggiornamento degli installatori e manutentori e la garanzia del risparmio energetico”.