NAPOLI- La tradizione vince in tavola Natale, almeno per i dolci. A decretarlo una insolita convention tra chef stellati, pasticceri pluripremiati e pizzaioli di tradizione consolidata, alle prese con una nuova farina e vecchie ricette. “La tradizione e’ fondamentale – sentenzia Gennarino Esposito della ‘Torre del Saracino’ – da quella poi si puo’ partire per sviluppare rivisitazioni ed elaborazioni personali”.
E propone un gelato di nocciole su crema di cachi con palline di biscotto a chiudere il pasto delle feste.
Tutti prodotti dop campani quelli utilizzati da lui e dagli artigiani del gusto riuniti a Napoli.
Che per Sal De Riso significa dieci gusti di panettone con il meglio della produzione agroalimentare, dai limoni alle noci e le albicocche fino allo Strega, ora acquistabili anche a Parigi nei grandi magazzini Lafayette.
“Sono rimasto affascinato dall’impasto e dalla lievitazione di questa specialita’ meneghina – confessa – e ho deciso di sposarli a profumi e saporti della mia infanzia”. Senza dimenticare pero’ i napoletanissimi struffoli (foto) da lui riproposti in chiave di leggerezza e dimensioni piccole. Dai fratelli pizzaioli Francesco e Salvatore Salvo, graffe lievissime per i piu’ piccini e golosi, mentre non mancano i rococo’. Come quelli ricoperti di cioccolato con foglia d’oro su croccante creati dallo chef Salvatore Bianco. Ai mostaccioli pensa Stella Ricci, promessa dei pasticceri con radici nel beneventano. “Abbiamo delle radici culturali cosi’ forti e un repertorio di dolci tanto vasto, che attraversa secoli e secoli di storia, che puo’ bastarci reintepretare dei classici”, chiosa Esposito.