CAVA DE’ TIRRENI (SA)- Ascoltare i Sonatin for a jazz funeral è intraprendere un viaggio intorno al mondo. Il loro ultimo album, l’omonimo “Sonatin for a jazz funeral” è un audace bignami in cui scenari musicali diversissimi incontrano il cinema giapponese, gli haiku di Basho, Rimbaud e i poeti maledetti e poi, Sartre, Coleridge, Garcia Lorca.
Venerdì 15 novembre il quartetto nato alle falde del Vesuvio (Luigi Impagliazzo, Lead voice, Second guitar, Flute; Maurizio Milano, Drums, Synth; Gen Cotena,Lead guitar e Pierluigi Patitucci Bass, voice) approderà al Marte – Mediateca Arte Eventi di Cava de’ Tirreni per la terza edizione di Beatscape, rassegna internazionale di musica indie. Anticiperà l’esibizione dell’artista inglese Erin K, nuova stella della scena anti-folk londinese. Poliedrica e raffinata, la musica dei Sonatin for a jazz funeral è un viaggio attraverso ambientazioni oniriche, tra chitarre cangianti, filastrocche sonore e loop elettronici. È un percorso cadenzato da marce militari e allegri cori da osteria, intervallato da raffinati melismi e leggere sonatine.
Dieci brani, compongono il loro primo e omonimo album, per tracciare una rotta musicale in cui abbandonarsi, perdersi in visioni – un ospedale psichiatrico dell’Illinois, un campo di the in Giappone o una chiesa sconsacrata nel Mediterraneo -, lasciarsi cullare, travolgere. Sonorità complesse, frutto di un gioco di specchi continui, tra misteri e rivelazioni. Dopo il successo di Rise up, è vicinissima la presentazione del secondo videoclip – ispirato al brano Second line, una ballata sofferta, il racconto di una storia d’amore mai conclusa, mai chiarita – per la regia di Ciro Sabatino e Luigi Scaglione.