Con una torre per uffici che ricorda la forma di una caffettiera moka e con la porzione di Napoli compresa tra Via Monte Oliveto, Corso Umberto I e il fronte del porto due giovani architetti napoletani si sono aggiudicati, alla Tongji University di Shanghai, il primo premio nel concorso di architettura organizzato nell’ambito della settimana di Napoli a Shanghai “Loro di Napoli”. L’idea di Francesco Montella e di Lycourgos Lambrinopoulus e’ stata quella di esportare l’italianita’ non solo dal punto di vista morfologico, ma soprattutto culturale, sovrapponendo queste aree napoletane a quelle di Shanghai.
Voluto dal Laboratorio Oltre l’Architettura (Loa) di Napoli, con il contributo dell’Associazione Costruttori Edili di Napoli e dell’Ordine degli Architetti napoletani, con il patrocinio del Consolato Italiano di Shanghai e dell’Agenzia Ice, il concorso ha visto la partecipazione di 20 progetti nei quali il capo progetto doveva essere iscritto all’ordine napoletano.
“Ci siamo cimentati – spiega Giovanni Aurino, coordinatore Loa – con la progettazione della riqualificazione di un’area nel distretto di YangPu, nella parte nord est di Shanghai. L’idea era quella di offrire un progetto pronto su masterplan della municipalita’, nel quale ci fosse molto di italiano compresa una torre per uffici destinata ad aziende italiane del lusso, moda e design. I lavori dovevano essere pronti in quattro settimane, tempo di lavoro molto contenuto ma una consuetudine in oriente”.
Il progetto nasce dalla consapevolezza che la Cina sta sempre di piu’ diventando patria per molti giovani architetti, anche napoletani. Francesco Rossini, uno di questi, e’ stato ricercatore alla Tongji University di Shanghai, e attualmente lavora come assistente di ricerca presso la Facolta’ di Architettura della Chinese University of Hong Kong (CUHK), curando in loco il concorso. “Abbiamo – spiega – voluto aprire una ulteriore porta verso l’oriente per dare l’opportunita’ di mettere in mostra le capacita’ creative dei professionisti napoletani”.