ARCHIVIOSalute: nuovo studio sulla stimolazione meccanica per malati di Parkinson

https://www.eolopress.it/index/wp-content/uploads/2012/11/Parkinson-01.jpg

Parkinson-01 

Migliora del 25% la capacita’ di camminare delle persone malate di Parkinson, ne incrementa del 27% la velocita’ e del 15% la lunghezza del passo: sono i risultati di uno studio clinico preliminare sugli effetti della Foot Mechanical Stimulation (Fms) in pazienti parkinsoniani con fluttuazione motoria, presentati da Fabrizio Stocchi, direttore del Centro Ricerca sul Parkinson del San Raffaele di Roma.

 

Lo studio clinico, controllato con placebo e in doppio cieco, e’ stato condotto su 20 pazienti, utilizzando un dispositivo medico chiamato ‘gondola’, sviluppato per l’utilizzo domiciliare direttamente da parte del paziente. Questo apparecchio, alimentato a pile, viene calzato come una sorta di plantare tecnologico dal paziente (sdraiato o seduto) ed eroga una stimolazione meccanica della durata di 90 secondi in due particolari punti del piede, a livello dell’alluce e alla base del metatarso. Queste stimolazioni sensoriali periferiche consentono al paziente parkinsoniano di camminare meglio per circa tre giorni, dopo di che e’ necessario ripetere la terapia.
I risultati del primo studio su Gondola furono presentati a ottobre 2012 al 23/o Simposio Mondiale sul Sistema Nervoso Autonomo e l’abstract fu pubblicato su Clinical Autonomic Research.

“Quelli presentati oggi – ha annunciato Stocchi – consentiranno di avviare un nuovo studio multicentrico tutto italiano, su 120 pazienti (con 8-12 anni di malattia e con disturbi di fluttuazione motoria), insieme alla Clinica di neuroriabilitazione dell’ Universita’ politecnica delle Marche, al Centro Parkinson del San Raffaele Cassino, al Dipartimento di Neuroscienze dell’Universita’ di Genova, al Centro Parkinson dell’Universita’ di Salerno, all’ Ospedale San Camillo di Venezia e al San Raffaele Pisana di Roma. I risultati acquisiti (e misurati con sistema computerizzato in collaborazione con l’ingegner Manuela Galli del Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano) – ha proseguito Stocchi – sono stati interessanti anche per quanto riguarda la loro ripetitivita’. La maggior parte delle misurazioni dopo le stimolazioni efficaci ha mostrato significativita’ statistica, mentre dopo le applicazioni placebo non abbiamo riscontrato miglioramenti. Pare anche che dopo la stimolazione i pazienti assorbano meglio le cure farmacologiche”.
Ansa

 

Redazione Eolopress

Leave a Reply