EBOLI (SA)- Dal gruppo consiliare dei “Liberi e Riformisti” riceviamo e pubblichiamo: «Al Sindaco di Eboli ep.c. al Presidente del Consiglio Comunale- Interrogazione a risposta scritta e orale in Consiglio comunale- I sottoscritti Consiglieri Comunali, Carmine Campagna, Salvatore Marisei ed Antonio Petrone
PREMESSO CHE
A) Con atto aziendale 01.07.2013 per l’Asl di Salerno è stata disposta una faraonica centralizzazione e burocratizzazione della funzione sanitaria, a danno dell’autonomia e dell’articolazione territoriale sia dei servizi di base che ospedalieri;
B) con tale Atto aziendale la struttura ospedaliera della Provincia è stata così riorganizzata:
– AREA NORD: Distretti: 60 (92.758 ab.), 61 (94.556 ab.) e 62 (87.903 ab.) per un totale di 275.217 ab., cui si aggiungerebbero alcuni residenti del Distretto 63, che però oggi confluiscono in gran parte, soprattutto per l’emergenza-urgenza nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, essendo transitati i PP.OO. di Cava dei Tirreni, di Mercato S. Severino e di Castiglione di Ravello nell’Azienda stessa;
– AREA CENTRO: Distretti: 64 (102.489 ab.), 65 (71.298 ab.), 69 (57.076 ab.) per un totale di 227.863 ab. A questo dato si dovrebbero aggiungere la maggior parte dei circa 50.000 residenti nei Comuni situati lungo l’Autostrada Salerno-Reggio Calabria, a partire da Polla sino a Sala Consilina, che hanno come naturale punto di riferimento per l’emergenza-urgenza cardiologica il Centro HUB Valle del Sele, considerati i lunghi tempi di percorrenza rispetto al Centro HUB del P.O. di Vallo della Lucania;
– AREA SUD: Distretti: 70 (96.455 ab.), 71 (45.458 ab.) e 72 (68.342 ab.) per un totale di 210.255 residenti, cui, aggiungendo una parte dei residenti nei Comuni del Distretto 69, potremmo arrivare a circa 240.000 residenti;
La riorganizzazione prevede la seguente articolazione ospedaliera:
– P.O. Nocera-Pagani, III livello nella rete dell’emergenza con 372 posti letto;
– P.O. Vallo della Lucania, III livello nella rete dell’emergenza con 307 posti letto;
– P.O. Valle Sele, II livello nella rete dell’emergenza con 328 posti letto;
– P.O. Sarno, II livello nella rete dell’emergenza con 160 posti letto;
– P.O. Polla, II livello nella rete dell’emergenza con 228 posti letto;
– P.O. Sapri, II livello nella rete dell’emergenza con 120 posti letto;
– P.O. Oliveto Citra, Presidio Ospedaliero ad indirizzo Riabilitativo con 80 posti letto;
– P.O. Scafati, Presidio Ospedaliero ad indirizzo Riabilitativo con 80 posti letto.
C) Il Decreto del Commissario ad Acta 49/2010 prevede la riclassificazione dei PP.OO.
pubblici prendendo come riferimento un modello aderente alle linee guida nazionali e regionali che si articola in tre livelli:
1. i Presidi Ospedalieri di 1° livello devono assicurare gli accertamenti diagnostici e gli interventi necessari per la stabilizzazione del paziente con l’eventuale trasporto ad un ospedale in grado di fornire prestazioni specializzate, attraverso il coordinamento della Centrale Operativa Territoriale (COT).
2. i Presidi Ospedalieri di 2° livello devono assicurare il pronto soccorso e accettazione, osservazione breve, rianimazione e, contemporaneamente, interventi diagnostico terapeutici di medicina generale, ortopedia e traumatologia, ostetricia, cardiologia con UTIC. Partecipano alle attività di pronto soccorso anche le UU.OO. di medicina d’urgenza i cui posti letto sono computati in quelli individuati nella disciplina di medicina generale. In tali presidi deve essere garantita la presenza di personale in guardia attiva H24 nelle discipline di medicina, chirurgia, rianimazione, cardiologia con UTIC, ortopedia, ostetricia e radiologia.
3. I Presidi Ospedalieri di III livello oltre ad assicurare le funzioni di cui ai Presidi di II Livello devono assicurare le funzioni di più alta qualificazione legate all’emergenza (cardiologia con emodinamica, neurochirurgia, terapia intensiva neonatale, stroke unit, trauma center).
D) Tale Atto si palesa discriminatorio, partigiano e non funzionale alle finalità sanitarie perché territorialmente scompensato e disorganico nella dotazione dei posti letto e nella distribuzione delle funzioni. Oltre a prevedere la chiusura degli ospedali di Agropoli e Roccadaspide e il declassamento di quello di oliveto Cita che prelude alla chiusura, il cosiddetto ospedale della Valle del Sele è stato ridimensionato e ridotto a struttura di secondo livello, rispetto al III livello di Nocera – Pagani e Vallo della Lucania, sconvolgendo la gerarchia storica e di merito.
E nell’immediato si mortifica in particolare l’Ospedale di Eboli, discriminandolo e privandolo del minimo indispensabile per assolvere alle sue funzioni anche in relazione a discipline riconosciute di eccellenza come Oculistica, Urologia, Medicina e Chirurgia, Endoscopia, Cardiologia, Pediatria.
In particolare, l’Unità Operativa di Cardiologia del Centro HUB di Eboli ha dimesso nell’anno 2012 circa 1240 pazienti, con un prodotto relativo alla degenza pari a 6.200.000,00 €, che è risultato il più elevato tra i ricavi per degenza di tutte le UU.OO. di Cardiologia dell’ASL SALERNO.
CHIEDONO DI SAPERE
I – Quali iniziative ha assunto, a parte le dichiarazioni sui giornali, per garantire ai cittadini di Eboli e della Valle del Sele una decorosa assistenza sanitaria e ospedaliera e impedire che, con lei Sindaco, anche questa funzione vitale vada a catafascio;
II – Se non ritiene di dovere impedire che, dopo quella del Tribunale, per la sua inettitudine e incapacità a operare per prevenire decisioni punitive per Eboli, si consumi anche lo “strappo ospedaliero”:
III – Se non ritiene che appare incomprensibile che lei si attivi, riuscendoci, con alcuni rappresentanti della destra per problemi relativi alla gestione del territorio, incurante dei danni che procura, mentre non utilizza la stessa filiera per intervenire sul Governo della sanità di cui vantano la guida;
IV – Se non ritiene di dovere convocare il Consiglio comunale di urgenza, invitandovi le organizzazioni sindacali aziendali, con all’ordine del giorno una proposta operativa in grado di modificare il citato atto aziendale.
I Consiglieri Comunali
Carmine Campagna
Salvatore Marisei
Antonio Petrone