NAPOLI- I carabinieri di Napoli hanno eseguito 6 misure cautelari personali (arresti domiciliari, obbligo di dimora e sospensione dal pubblico ufficio) emesse dal gip partenopeo nei confronti di imprenditori, dirigenti sanitari di strutture ospedaliere e ausiliari sanitari.
L’attivita’ investigativa, sviluppatasi anche attraverso indagini di natura tecnica, ha permesso di delineare l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata, almeno dal 2009, alla commissione di reati contro la pubblica amministrazione – corruzione, turbata liberta’ degli incanti, truffa, frode in pubbliche forniture, falso, tutti riferiti al settore della gestione delle mense scolastiche e ospedaliere – e riconducibile a una societa’ di settore, la Puliedil srl, grazie alle collusioni e alla compiacenza di pubblici funzionari, che omettevano accertamenti. Gli episodi di corruzione contestati risultano consumati sia nel corso del procedimento amministrativo relativo alle gare d’appalto bandite da enti locali interessati – in questo caso anche grazie alle collusioni di amministratori locali – sia durante la gestione dei servizi di refezione – in questa circostanza con la compiacenza di funzionari sanitari delle ASL.
“Il clima di favoritismo in cui si muovevano gli imprenditori indagati e l’accordo criminoso raggiunto tra questi ultimi e i pubblici funzionari coinvolti, hanno permesso la creazione di un indotto perverso e oltre modo pericoloso, soprattutto in tema di un servizio che prevede la somministrazione di alimenti, anche in considerazione del fatto che i destinatari dei prodotti alimentari i – diversi, per quantita’ e qualita’, da quelli stabiliti nella gare d’appalto. – erogati dalla societa’ in questione erano (e sono) alunni delle scuole e degenti di strutture ospedaliere”, scrive il procuratore aggiunto Francesco Greco. Perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di 53 persone, societa’ ed enti pubblici e locali.
Le misure cautelari sono a carico dei tre titolari della Poliedil srl (uno ai domiciliari, gli altri due con obbligo di dimora), un loro dipendente (obbligo di dimora), il direttore sanitario di un ospedale della provincia di Napoli (obbligo di dimora) e un ausiliario dello stesso nosocomio (sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio). Le indagini del Nucleo operativo dei carabinieri di Napoli e dei Nas hanno scoperto 4 episodi di corruzione e diversi casi di frode in pubbliche forniture, con cibo avariato e scaduto utilizzato per i pasti di bimbi delle scuole materne ed elementari o anziani.
Tra gli altri 45 indagati, 7 amministratori locali o ex delle province di Napoli, Salerno, Avellino e Potenza, cha hanno ‘privilegiato’ la srl napoletana in cambio di assunzioni; il direttore sanitario di un secondo nosocomio, che si e’ fatto dare beni alimentari di ingente valore; tre medici e il coordinatore di direzione sanitaria di un terzo ospedale; un coordinatore di dipartimento dell’Asl 2 Napoli Nord.