ARCHIVIONomine Polizia: il vicario di Napoli Borrelli promosso questore

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Napoli Questura

NAPOLI- Antonio Borrelli, vicario della questura di Napoli e’ stato promosso questore. Cinquantatre anni, sposato, una figlia laureata in Giurisprudenza, e’ arrivato al grado di questore lavorando per 23 anni nella questura di Napoli (foto). E’ stato dirigente di varie sezioni della Squadra mobile di Napoli, fino a diventare il responsabile della sezione Omicidi, quando nel napolitano si verificavano tra i 150 e i 200 omicidi l’anno.

 

Ha risolto decine di casi, lavorato con i ‘suoi’ uomini e le ‘sue’ donne della Squadra mobile anche 24 ore al giorno, in attesa di una notizia che facesse scattare il blitz giusto per arrestare un latitante oppure un killer. Il neo questore Borrelli, amato e stimato nella terza questura piu’ importante d’Italia, si e’ sempre dimostrato un uomo equilibrato, che ha basato la sua carriera piu’ su un lavoro di intelligence che di muscoli. Non solo guerra ai clan nella vita professionale di Borrelli ma anche uomo da ‘ordine pubblico’.

Due fronti caldi a Napoli: i clan e la ‘piazza’. Ha sempre gestito con capacita’ di mediazione ma anche di fermezza i tanti cortei che ogni giorno sfilano nelle strade del centro di Napoli ma anche in periferia e in decine di altri comuni del napolitano. Dopo la Squadra mobile Borrelli ha diretto il gabinetto interregionale della polizia scientifica della Campania e del Molise. Con l’esperienza maturata in strada quando era alla Mobile, grazie al suo operato il neo questore ha risolto decine di casi di omicidio o ferimenti oppure fatto chirezza su decine di attentati del racket delle estorsioni. Successivamente anche al delicato e non meno ‘caldo’ Ufficio stranieri. Poi, il grande salto a capo dell’ufficio di gabinetto, una delle poltrone piu’ delicate della questura. Per tre anni e’ stato il vicario della questura di Napoli. In mattinata la notizia della promozione a questore.

La questura di Napoli e’ in festa, non solo per la promozione di Borrelli ma anche per altre tre promozioni: a vicedirigente, di Francesco Licheri, attuale numero due della Digos, Vincenzo Gioia, attuale dirigente del commissariato di frontiera di Acerra e della dottoressa Clelia Gravina napoletana ma in servizio a Ferrara.

Redazione Eolopress

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