ARCHIVIOImbarazzo in Liguria: Burlando spiato dalla sua vice Idv

admin23/06/2013
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Fusco Burlando

Quando i primi particolari dello scandalo iniziarono a diventare pubblici, dichiarò ufficialmente il solito «Mi dimetto». Ma fu una roba all’italiana: cioè, lasciò la carica in giunta ma non la poltrona di consigliere regionale. Si trattava di rimborsi taroccati per l’acquisto (anche) di lingerie ad insaputa del contribuente.

 

Ma oggi che Marylin Fusco (a sinistra nella foto da Il Secolo XIX con Claudio Burlando) bella rappresentante ligure di ciò che residua dell’Idv ed ex numero 2 della giunta Burlando, si vede travolta da nuovi dettagli emergenti dall’indagine sul parco “Baia Verde” ad Ospedaletti (le ipotesi sono di truffa e abuso) chissà se potrà bastare tanto analogo senso istituzionale. Già, perché a leggere quanto scriveva ieri Il Secolo XIX, stavolta l’affare pare si sia ingrossato: ed anche di molto se si considerano le inevitabili conseguenze che la storia recherà con sé. Stavolta parliamo di «spioni» che vengono spiati, argomento che accostato alla politica rendo tutto potenzialmente più eclatante del solito.

Sembra che le procure di Sanremo e Genova, da un po’ di tempo con i fari accesi e puntati sull’esecutivo di Claudio Burlando, abbiano scoperto che la Fusco sia andata oltre il «consueto». Stando, infatti, a quanto scritto dal quotidiano genovese, l’ex coordinatrice delle donne Idv della Liguria avrebbe registrato le conversazioni durante i sui incontri con il governatore. Il che, in linea di principio, non è neppure una gran novità visto che la guerra politica si ciba di ogni colpo, basso o alto che sia: il problema, invece, diventa tecnicamente complesso quando i dialoghi con un presidente di Regione li acquisisci per fornire prova di un tuo interessamento ad un terzo, in questo caso a Mauro Mannini, cioè l’imprenditore interessato alla realizzazione del complesso ludico-turistico di Ospedaletti, struttura finita nelle maglie della magistratura sia ordinaria che contabile, con annessa, tormentata storia burocratico-amministrativa. Roba all’italiana anche questa. 

In pratica Marylin Fusco, per render credibile il proprio interessamento alla «pratica» agli occhi di Mannini, registrava segretamente ciò che diceva Burlando sull’argomento, di modo che l’imprenditore avesse la certezza che la Fusco non le stesse raccontando fandonie. Naturale che chiunque vorrebbe capirci di più in una storia del genere, figuriamoci la magistratura: anche perché – e qui sarebbe il cuore di tutto- pare che Mannini abbia ottenuto un risparmio di circa un milione di euro grazie alla presunta regia dell’ex vicepresidente.

Peppe Rinaldi (dal quotidiano “Libero” del 23 giugno 2013)

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