NAPOLI- “Sono cosi’ interessato a risolvere il problema che sono disposto a prendere ancora insulti, anche per contro del Pd e del M5S, ma finalmente noto che su questo punto vi e’ una sorta di convergenza”. Cosi’ il coordinatore regionale del Pdl, Francesco Nitto Palma (foto) in merito alla riapertura dei termini del condono edilizio del 2003 per la Campania.
Si dice stanco di essere additato come colui che “vuole tutelare gli ecomostri” o che “protegge la criminalita’ e gli speculatori” e rivendica questa battaglia del Pdl, ora che “si scopre che il Pd si e’ svegliato e ha depositato una legge sulla riqualificazione ambientale, mentre alcuni esponenti del M5S, nel corso di una manifestazione a Ischia, hanno detto che il problema va risolto rendendo armoniche le costruzioni con il territorio circostante”. Palma si dice quindi “felice” perche’ “tutti quelli che ci hanno insultato, hanno scoperto ora che esiste il problema”.
Il presidente della commissione Giustizia al Senato richiama nuovamente l’attenzione sul fatto che, attualmente, “sono previsti 70 mila ordini di abbattimenti e ci sono 250 mila procedimenti pendenti”. Se cosi’ dovesse essere, fa notare, “sarebbe come abbattere la citta’ di Napoli senza avere le risorse finanziarie per farlo, le discariche per sversare il materiale di risulta, ne’ la possibilita’ di riallocare i soggetti in altre abitazioni”.
Richiama infine alle proprie responsabilita’ coloro che in passato hanno amministrato questi territori, perche’ “non va dimenticato che queste case risalgono a 30 anni fa ed evidentemente l’ambiente e’ stato deturpato nel silenzio di chi governava all’epoca e non eravamo certo noi”.
