ARCHIVIODopo il caso di Angiolina Jolie è corsa ai test genetici fai da te

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Jolie Angiolina

NAPOLI- Corsa ai test genetici fai da te acquistati sul web per scoprire se c’e’ rischio di tumore al seno. L’allarme e’ stato lanciato nella prima edizione del convegno internazionale sul tumore del seno, in corso a Napoli. Dopo il caso di Angiolina Jolie (foto) che si e’ sottoposta a una mastectomia preventiva, dicono gli esperti, e’ boom di richieste via web.

 

Secondo Adriana Bonifacino, responsabile dell’Unita’ di senologia dell’ospedale Sant’Andrea di Roma, ”quello che ha fatto la Jolie non e’ divismo hollywoodiano, ma dolorosa scelta di una donna che perduto la madre per un tumore e che aveva l’87% di possibilita’ di contrarlo. Va assolutamente evitata la corsa all’acquisto on-line di test genetici ‘fai da te’: in Italia esistono precise linee guida e le donne devono rivolgersi a strutture specializzate”.

Per Michelino De Laurentiis, direttore dell’Oncologia medica senologica del Pascale, ”bisogna spiegare alle donne che quella della Jolie e’ una scelta da fare solo in pochi e ben individuati casi. E’ vero che per la prevenzioni dei tumori al seno siamo ancora in una fase di ricerca, ma la mastectomia preventiva non e’ l’unica soluzione”. Dopo il tumore del polmone, quello del seno e’ il piu’ frequente e, con quasi 1.400.000 nuovi casi l’anno, rappresenta il 10,9% di tutti i tumori che insorgono nel mondo. Costituisce inoltre il 23%, dei tumori maligni diagnosticati ed e’ la piu’ frequente causa di morte per tumore nelle donne.

In Italia, con circa 47.000 nuovi casi annui, e’ la seconda forma di tumore piu’ frequente, dopo quella del colon-retto, e la prima in assoluto nelle donne, dove rappresenta circa il 29% di tutti i tumori maligni. Come negli altri Paesi industrializzati, in Italia questa forma di tumore ha un tasso di circa 86,3 per 100mila abitanti. L’incidenza non e’ comunque uniforme sul territorio nazionale, con un chiaro trend crescente da Sud a Nord. La Campania fa eccezione, avvicinandosi, purtroppo, alle regioni settentrionali sia l’incidenza che per la mortalita’. ”Oggi il tumore al seno fa meno paura – osserva l’oncologo del Policlinico Federico II, Sabino De Placido – Se diagnosticato in tempo le aspettative sono le stesse di una donna sana 9 volte su 10. Bisogna rafforzare l’attivita’ di screening nella nostra regione che e’ ancora a macchia di leopardo e serve creare delle Breast unit”.

Redazione Eolopress

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