ARCHIVIOLavoro, dopo la Lombardia tocca alla Campania: «staffetta» generazionale tra lavoratori

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NAPOLI- Trasformare in part-time il contratto di un lavoratore piu’ avanti con l’eta’ in cambio dell’assunzione di un giovane con un contratto di apprendistato. Questa le possibilita’ offerta dall’accordo siglato tra l’assessorato al Lavoro e alla Formazione della Regione Campania e le associazioni sindacali e datoriali.

 

La ‘staffetta generazionale’ puo’ coinvolgere i lavoratori che conseguono i requisiti per accedere alla pensione entro 36 mesi dalla richiesta di adesione all’iniziativa e i giovani disoccupati o inoccupati di eta’ compresa tra 18 e 29 anni, con delle deroghe fino a 32 anni in base a quanto prevede la legislazione regionale o a 35 anni per i laureati.

Alle aziende e’ richiesto invece di avere sedi legale e operativa in Campania e di essere in regola con l’applicazione del contratto nazionale e con il versamento dei contributi.

“Il lavoratore anziano puo’ restare in azienda come tutor – spiega l’assessore Severino Nappi – trasferendo esperienza e professionalita’ ai piu’ giovani e gli sara’ garantito il contributo per raggiungere la pensione”. Per ampliare il piu’ possibile l’accesso alla staffetta, l’accordo prevede che l’integrazione contributiva non potra’ superare l’importo di 6 mila euro annui per un massimo di 36 mensilita’ e non potra’ riguardare piu’ del 20% dell’organico dell’azienda.

“Dopo la Lombardia, la Campania e’ la seconda regione che fa partire l’iniziativa”, rimarca il responsabile dell’area Sud-Ionica di Italia Lavoro, Michele Raccuglia, a riprova che “non e’ vero che il sud e’ sempre indietro”. I sindacati confederali paludono al risultato del lavoro svolto, che e’ frutto di una sinergia costante tra le parti in campo.

“Non e’ la panacea – sottolinea Enza Sanseverino, della segretaria regionale della Cgil – e’ un piccolo strumento utile anche a evitare la rottura sociale tra le generazioni”. Il componente della segreteria regionale della Cisl, Nino Di Maio, plaude all’accordo, ma chiede che “l’architettura normativa venga tradotta in atti concreti”. Una criticita’ espressa anche da Fulvio Bartolo, segretario organizzativo Uil Campania, che evidenzia come “spesso non si riesce a portare a compimento cio’ su cui siamo tutti d’accordo”. Il segretario generale dell’Ugl Campania, Enzo Femiano, rivendica l’importanza del sindacato per “la tenuta della coesione sociale”, che potrebbe pero’ saltare se “tutti non fanno la propria parte e se non seguono atti concreti”.

Soddisfatto anche il direttore generale di Confindustria Campania, Giuseppe Cannistra’, che definisce l’accordo “uno spiraglio per tanti giovani, che in Campania si trovano a fronteggiare condizioni peggiori rispetto ad altre regioni”. Commentando i dati drammatici sugli inattivi, Nappi fa notare che “in Campania  e’ aumentata la percentuale di chi cerca attivamente lavoro. E’ un piccolo segnale in controtendenza, continueremo a lavorare, ma il governo deve essere piu’ attento, pronunciare meno volte la parola sud e stanziare le risorse necessarie”.

Redazione Eolopress

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