ARCHIVIOEboli: i Riformisti all’attacco del sindaco Melchionda

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Marisei Salvatore

 

EBOLI (SA)- Riceviamo e pubblichiamo: «Il Consiglio comunale ridotto a merce di scambio Abbiamo visto molte cose in questi anni, ma la sceneggiata napoletana di ieri sera in Consiglio comunale merita di essere raccontata. Dal pubblico proteste e accuse su assunzioni e favori per amici e parenti impiegati nella raccolta degli oli esausti; nella maggioranza, ritiratasi nelle segrete stanze, scoppia la bagarre; il Sindaco ha la peggio, prende e se ne va. Riferiscono in seguito di un malore.

 

Che non era una buona serata, lo si era capito già dalle risposte alle nostre interrogazioni sulla Eboli Patrimonio: non c’è il nuovo Piano industriale (il quarto in tre anni), non c’è l’Amministratore Delegato (il quarto in tre anni), non un bene è stato venduto o valorizzato. Ci sono invece convenzioni con consulenti esterni, scelti tra parenti e supporter, e 6mln di euro di debiti da pagare entro novembre, pena il fallimento e la cessione del patrimonio comunale alle banche. Le procedure di alienazione dei locali commerciali e artigianali nel Rione Pescara sono ferme, nonostante la disponibilità all’acquisto manifestata da molti conduttori degli immobili, terreni ed edifici comunali sono abbandonati all’incuria. Dove c’è da risanare e fare cassa con competenza e sacrificio si perde tempo, ma in quattro e quattr’otto si aumenta al massimo l’IMU su seconde case, terreni, capannoni, uffici, negozi. Per la prima casa si spera nell’abolizione. Di questo si doveva discutere in Consiglio comunale, e solo di questo, rinviando gli altri punti: il Regolamento per il commercio può aspettare, alla faccia della crisi dei commercianti, la nostra mozione per liquidare le società fallimentari e risanare i conti troppo difficile da digerire, come il boccone amaro della verità.

Questa la mediazione raggiunta dalla maggioranza per insediare il Consiglio comunale. Alcuni consiglieri oggi dissentono, dopo aver sostenuto in passato le varianti al PRG scellerate e dannose, di cui la Corte dei Conti si sta già occupando, come i 300 appartamenti dell’housing sociale di Grataglie, o i 50 del Macello comunale. Il loro dissenso, non è sul merito dei provvedimenti, che tra l’altro non conoscono, ma su nomine e gestione di ASIS, Eboli Patrimonio, Multiservizi, e prima di queste non si potrà discutere d’altro. Così il Consiglio comunale, sotto la guida di parte del Presidente, diventa merce di scambio. Al Sindaco, che abbandona la nave mentre affonda, auguriamo di risolvere i problemi di salute, suoi e della città, o di lasciare ad altri il compito di fare meglio di lui. Non sarebbe difficile, chiunque si cimentasse».

EBOLI, 09 maggio 2013

I Consiglieri comunali

Carmine Campagna

Salvatore Marisei

Antonio Petrone

Redazione Eolopress

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