Eventuali interventi normativi sulla vicenda delle costruzioni abusive in Campania ”non possono assolutamente prescindere da una sinergica, congiunta e preliminare attivita’ di ricognizione e valutazione, da parte di tutte le componenti istituzionali interessate, in ordine alle concrete situazioni abusive poste in essere ed al danno effettivamente arrecato al territorio e all’ambiente”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, nel corso del question time.
Secondo il ministro ”il fenomeno del’abusivismo edilizio, determinato, in alcune realta’ locali come quella campana, anche da ragioni di necessita’ abitative, va inquadrato nel necessario bilanciamento di diversi valori di rilevo costituzionale, quali, accanto a quelli di natura sociale, quelli connessi alla tutela della equilibrata programmazione e del rispetto del patrimonio archeologico, naturalistico ed ambientale”.
In tale contesto, ha aggiunto, ”si inserisce la sanzione accessoria che impone la demolizione del manufatto abusivo e, se del caso, il ripristino dello stato dei luoghi, rispetto all’oggetto dell’abuso, acquisito ‘ope legis’ al patrimonio del Comune”.
”Cio’ – ha sottolineato Cancellieri – non esclude la possibilita’ che il giudice dell’esecuzione revochi l’ordine di demolizione qualora sopravvenga un atto amministrativo del tutto incompatibile con lo stesso, quale la destinazione, da parte del Comune, del manufatto abusivo a fini di utilita’ sociale”.